Non riesco a capire l'utilità delle strisce al posteriore, ma una Beta berlina prima serie parcheggiata tra le moderne, non si vede tutti i giorni.

Robusta e ben costruita , ma linea goffa ...

Anche io non capisco la striscia bianca, che eliminerei. Però una prima serie del 1974 è ormai una mosca bianca e merita di essere conservata nel modo migliore. Io non sono amante degli horror (anzi, non li vedo proprio!) ma anni fa vidi per sbaglio alcune sequenze di un film di Dario Argento (Profondo Rosso?) nel quale si vedeva spesso una Beta berlina di questa serie guidata da un protagonista del film. Chi è cultore di questo genere non avrà difficoltà a ricordarsi il titolo...

Profondo Rosso, giusto?

Esatto, in livrea blu Lancia.

Confermo, guidata dal protagonista, David Hemmings.
La Beta berlina com'è inutile ricordare non "sfondò" mai pienamente nel cuore dei lancisti, ma era comunque un auto di sostanza. Basti pensare alla bocchetta della climatizzazione per i posti posteriori, che oggigiorno non è prevista neanche nella costosa Citroen DS4 per fare un esempio, o alle luci di sicurezza per tutte e quattro le porte, oggi cadute praticamente in desuetudine a parte le grosse Audi e Mercedes e qualche altra eccezione.
Forse l'impostazione a due volumi non era adeguata al lignaggio della vettura, ma si voleva forse dare un immagine più moderna al marchio dopo anni di immobilismo, oltre che ad apparentarlo idealmente con il modernismo di Citroen.

Una leggenda metropolitana dice che, in Francia, il successo della Beta non fu aiutato dal nome, che in francese significa "babbeo"

Ulp! Questa proprio non la sapevo... Ma sarà vero o è solo una leggenda?

Proprio così; l'innovativa sospensione posteriore è stata nientemeno copiata dai giapponesi (non essendo coperta da brevetto) per la Primera; per non parlare del correttore automatico (pneumatico) dell'altezza dei fari, dell'impianto frenante Superduplex a due circuiti indipendenti, pila d'ispezione ricaricabile e molte altre prelibatezze interessanti. Il punto forte era il confort e la maneggevolezza (oggi si direbbe handling). Considerando il difficile periodo storico in cui fu lanciata, le vendite non andarono poi tanto male, ma spesso si giudica solamente l'impatto estetico prima di conoscere cosa si cela sotto il "vestito".

Buona la seconda.

si, avrà sostanza ma ha ragione chi dice che è tozza e goffa...per le strisce....andrò controcorrente ma le lascerei, non sono male....poi come sempre la cosa è soggettiva

Ne parlò qualche anno fa Quattroruote a proposito di nomi "sfortunati"

4R ce la siamo giocata da qualche annetto, secondo me dal commiato dell'ing. De Vita.
Babbeo in francese si traduce "benêt".

Ciao! Scusami per la domanda, ma mi spiegheresti cosa volevi dire riguardo a 4R? Non l'ho capito.

concordo, mi mancano gli articoli di De Vita. Riguardo ai nomi alcuni esempi:
Lancia Dedra. ha in inglese ha una forte assonanza con Dead-Rat (topo morto)
Fiat Ritmo: la comunità ispano messicana è numerosa in america, e il "ritmo" è uno dei modi di indicare il ciclo mestruale. Da qui la decisione di adottare il nome Strada.

Altre volte le assonanze sono volute ma capite solo nel paese di origine:
Citroen LN: Ellen in francese (elena) LNA invece la A sta per atletique (atletica) ed era riservato al modello con il 652cc della visa (la LN aveve il 602cc Dyane)
Citroen DS: Dèesse, cioè dea

Io mi ricordo che la Fiesta si chiamava così per festeggiare il fatto che era la prima Ford prodotta in Spagna.
Poi anche la Yaris in verità si chiama Vitz, solo che questo nome non aveva un bel suono in certi paesi (sembra "vizio".
E c'era anche il problema delle macchine europee esportate negli USA dove non piacevano i nomi delle macchine con i numeri: ecco perchè l'Alfa 75 si chiamava Milano. la BMW Bavaria e anche le varie Renault Alliance, Encore, ecc...
Anche se non ho mai capito perchè poi c'era l'Audi 4000 e 5000!

4R è scaduto in generale, anche se, sfogliando le riviste della mia collezione (che inizia dal'61), non è che abbia mai brillato per obiettività, soprattutto nei confronti delle case Italiane...

Hai ragione, con le case italiane son sempre stati indulgenti. Io lo leggo da quasi 30 anni e negli ultimi anni ho notato però che non risparmiano mai i complimenti alle Ford!!! Tutto ciò che fa Ford è buono e giusto. Per carità, non che Ford fabbrichi bidoni, però questa palese simpatia è un po' irritante.

E' una 1400

riprendo questo post: David Hemmings possedeva al vero una Beta berlina rosso mattone. E la ritroviamo nel film realizzato per la tv britannica "Charlie Muffin, l'abbraccio dell'orso".