Immagine

Packard Deluxe Clipper Six Touring

packardclipperkanonx20131028.jpg
Anno n.c., targhe nere del 1951 (Kanon X).

Data: 01/09/2020
Commenti: 9
Visualizzazioni: 2493
Commenti
#1 | time101cv il 29/10/2013 07:53:23
www.targhenere.net/images/media/copia_di_pa210092_zps837966e0.jpg
(foto "Kanon X" )
#2 | bob91180 il 29/10/2013 09:36:21
Sicuramente appartenuta a qualche personaggio dell'ambiente cinematografico ...
Avvistamento notevole , prima serie dal '42 al '46 ...
#3 | francesco80s il 29/10/2013 10:20:45
Con targhe originali!!!!!!!Shock avvistamento super!!clapsclapsclaps
#4 | Markino il 29/10/2013 14:19:50
Incredibile ritrovare una Clipper "italiana" dopo oltre 60 anni. Non sarebbe l'unica: oltre dieci anni fa, a Brescia fu messa all'incanto una spettacolare Sedan 2 doors argento del 1946, con targa originale Vercelli, appartenuta al gentleman driver Conte Felice Trossi; di tale vettura si è poi persa traccia.
Più in generale, in Italia tra la fine della guerra e i primi anni '50 non erano così infrequenti le vetture americane, anche di livello elevato; nei primi anni del dopoguerra le case europee dovevano come minimo fronteggiare le devastazioni degli impianti, la difficoltà di accedere alle materie prime, la scarsità di liquidità e il grave quadro economico, mentre le industrie americane, che avevano beneficiato dell'enorme traino della produzione bellica in un territorio che non aveva conosciuto il dramma dei bombardamenti, riconvertirono immediatamente gli impianti in funzione degli ultimi modelli prebellici (1941-'42), poi rapidamente aggiornati e assorbiti dal mercato con grande facilità, in un'espansione che durò quasi ininterrottamente fino alla breve recessione del 1958. Era quindi naturale che, anche in Europa, le classi più abbienti desiderose di un'auto di lusso nuova o seminuova si rivolgessero all'industria americana, l'unica capace di offrire un prodotto adeguato in un così difficile contesto.
Contraddistinte da elevata qualità costruttiva, come in genere tutta la produzione statunitense degli anni '40, le Packard Clipper erano tra le più costose ed imponenti vetture americane, anche se inferiori alle lussuosissime Packard costruite a cavallo tra gli anni '20 e '30. Sarebbe interessante conoscere la storia della 4 door Sedan postata, apparentemente, azzardo, un modello 1941: potrebbe essere giunta in Europa al seguito delle truppe americane, oppure importata successivamente, e acquistata da qualche ricco personaggio, appartenente non solo al mondo dello spettacolo, ma, soprattutto, a quello della nobiltà o dell'imprenditoria. Data la targa di Roma, la Packard potrebbe anche essere stata utilizzata come vettura di rappresentanza presso qualche struttura dipendente dagli Stati Uniti o da altri paesi, non esclusa la stessa Italia.
La Packard, complice la massa critica non comparabile con quella delle "Big Three", nei primi anni '50 iniziò un declino che la portò in breve alla disastrosa fusione con la Studebaker, con esiti produttivi traumatici e la rapida soppressione del marchio (1958).
Avvistamento spettacolare Smile
#5 | Kanon X il 29/10/2013 16:23:04
Grazie,l'auto in questione ho saputo essere appartenuta inizialmente ad una famosa famiglia di imprenditori della mia città ,ed usata come auto di rappresentanza durante il soggiorno nei loro palazzi romani.

Complimenti a Markino per l'ottima nonchè corretta ricostruzione storica .claps
#6 | gabford il 29/10/2013 17:02:30
Avvistamento veramente notevole claps.
Quanto al modello, credo che la denominazione completa sia Deluxe Clipper Touring Sedan, come si evince da questa brochure del 1946 (
http://oldcarbroc...1371783520
), MY a cui sembra riferirsi la vettura fotografata, in base ad alcuni particolari, quali il disegno della griglia del radiatore (
http://oldcarbroc...1306449319
).
#7 | massimo il 29/10/2013 17:22:08
Veramente spettacolare ed intrigante, come tutte la auto straniere con una storia "italiana" alle spalle.
Come non ricordare l'auto del palazzinaro romano interpretato da Aldo Fabrizi in "C'eravamo tanto amati", film strepitoso.

http://www.youtub...QOYn5dZyGw
#8 | Markino il 29/10/2013 17:35:40
L'anno potrebbe effettivamente essere quello indicato da Gabford. Come ricordavo, terminata la produzione bellica, in genere l'industria americana ripropose sostanzialmente inalterati i modelli 1941 (o 1942, se esistenti): considerata la fame di automobili, il cui mercato del nuovo era rimasto congelato per almeno tre anni, "gli americani erano disposti ad acquistare qualunque cosa si muovesse su quattro ruote" (frase che, più o meno testualmente, mi è rimasta impressa da una lontana lettura), e questo rese superfluo, sul momento, procedere a costosi restyling. Rispetto alla versione indicata da Gabford, l'unica differenza di rilievo mi sembra la mancanza della porzione angolare della griglia, appunto non prevista, mi pare, sul modello 1941.

Massimo@: anche l'americana ripresa nel tuo film "cult" è una Clipper (postbellica), con carrozzeria a passo lungo Smile
Ne avevo nitido ricordo, ma a questo giro ho voluto evitare il mio ennesimo pippone cinematografico Pfft
#9 | LFL il 31/08/2020 23:52:50
Packard 21st series: auto da tenere in considerazione, sconosciuta in Italia, ma ha diverse chicche per poter essere ambita:

|> prima vettura in assoluto ad offrire come optional il condizionatore d'aria, nel 1941
|> è stata la vettura più potente nel mercato USA dal 1941 (anno di uscita) fino alla sua sostituzione con la 22nd series del 1948 (la stessa auto con muso e coda modificate, in peggio, tanto da farsi affibbiare il nomignolo di "Bathtube" ). E' l'unico obiettivo che mi è rimasto per il miio garage.

Tre versioni: Touring (berlina 4 porte) - Club (coupé 2 porte) - Limousine (berlina 3 luci e 7 posti, passo allungato). Tre motorizzazioni: 6 cilindri in linea 4 litri da 105 CV - 8 cilindri in linea 5 litri da 125 CV - 8 cilindri in linea 6 litri da 165 CV . Trasmissione a 3 rapporti, con possibilità di overdrive a richiesta. Quattro allestimenti: normale (unico disponibile sulle 6 cilindri), De Luxe (unico disponibile sulle 8 cilindri 5 litri) Super oppure Custom Super (disponibili sulle 8 cilindri 6 litri). Le versioni 8 cilindri si distinguevano per la calandra con due elementi avvolgenti che copriavono i parafanghi fino a raggiungere il passaruota.

L'auto della foto è l'entry level a 6 cilindri: l'esatta denominazione è Clipper Six Touring. Supera di poco i 130 km/h, mentre la versione top di gamma, Clipper Super Eight Custom Touring sfiora 160 km/h con km percorso intorno ai 36 secondi: sono risultati eccezionali per un'auto così pesante ed ingombrante (è anche molto alta, come avveniva tipicamente all'epoca, anche a causa del telaio: in foto si intisce come sia più alta anche della Picasso che è davanti).

Molto ben rifinita: solo leggermente inferiore come classe e finiture alle precedenti series 20th (le 120-140-160-180), ma - come giustamente accennava Markino nel post iniziale - la Packard doveva standardizzare un po' più il prodotto se voleva sopravvivere sul mercato con margini sufficienti.

Le coupé Club sono ancora più filanti: son vere e proprie fast-back, con prestazioni praticamente identiche e stessa abitabilità (unica differenza, la mancanza elle porte posteriori).

Anche se a valvole laterali, i propulsori non pagavano nulla agli OHV che cominciavano a diffondersi negli USA a fine anni '40: molto elastici (coppia massima intorno ai 1500 giri/min, grazie anche a quella massima erogata a soli 3600 giri/'Wink.
Scrivi commento
Per scrivere un commento devi essere registrato
Navigando in questo sito si accettano i cookies, anche di terze parti.Maggiori infoOK