Non amo il colore,ma è in ottimo stato ,complimenti a chi se ne è preso cura,ed al fotografo.
Non credo sia cosi rara in bianco,fasse stata rossa lo sarebbe sicuramente,il tergilunotto invece in italia era di serie sulla sola turbo,di serie anche sulle altre nel solo am 88.
L'esemplare in questione lo vedo molto di frequente, sin da quando ero bambino, è guidato da una signora di mezz'età e tenuto con grande cura.
Purtroppo il giorno in cui l'ho trovata ferma ed ho quindi potuto scattare le foto era l'orario di uscita dei ragazzi da una scuola (che si trova vicinissima a dove la Renault era parcheggiata) e c'era una marea di gente: per questa ragione non ho potuto fare un reportage completo.
Dovrebbe trattarsi di una rara "Electronic": fino a sei-sette anni fa riportava sul lato destro la relativa targhetta, poi scomparsa e sostituita da quella strana scritta "autoBASE".
Viste le condizioni eccellenti, non mi stupirei che il complesso computer di bordo funzionasse ancora!
Mi devi scusare,ma sono ragionevolmente certo che non si tratti di una Electronic,questo esemplare è di un colore non previsto per la electronic italiane,manca lo specchietto destro,l'iterno non è conforme,l'antenna non è conforme,mancano le decalcomanie sulle fiancate
Si tratta di una TSE standard.
Allora non mi spiego la scritta che recava sul lato destro, di cui sarei sicuro... appena la ribecco controllerò per bene l'interno, per avere la prova del nove!
Da fonti certe confermo, la Electronic era solo blu o grigia metallizzata con interni in velluto scuro. Non che una TSE normale sia meno meritevole di plauso, au contraire. Era comunque molto dotata per l'epoca e per la categoria. La Electronic era in tutto e per tutto fuori dall'ordinario, al tempo se ne parlava come l'iniziatrice di una nuova era per l'automobilismo.
Non fu esattamente così: le strumentazioni digitali e i computer parlanti furono una moda piuttosto effimera, mentre altri particolari (l'impianto stereo integrato con quattro casse più tweeter) divennero effettivamente standard solo molti anni dopo.
Nel complesso, la 11 era una macchina assai riuscita. Anche se non credo capiterà tanto presto di trovarne qualcuna ai raduni.
In una vecchia pubblicità, per la verità un po' strampalata, di una cera spray per carrozzerie, si vedeva una R11 a tre porte, rossa e con gli stessi cerchi di questa.
Ovviamente non era una Turbo, ma che altre versioni a tre porte c'erano in Italia?
Da noi, la 3 porte arrivò solo Turbo o nel basatissimo allestimento TC 1.108 cm3 (viste in vita mia: due. Mi stupirono, oltre che per la spartanità, proprio per le tre sole porte!)
In Francia la 3 porte era anche GTL (il minimo indispensabile per sopravvivere: poggiatesta, quinta marcia, accendisigari, rivestimenti decenti, motore 1397 molto più adatto alla massa) e GTX con allestimento semi-sportivo e motore 1,7 litri.
Non avrebbe avuto molto mercato, in effetti.
Però...uscita nel 1983 e ancora con i gocciolatoi.
Uno degli ultimi sforzi di Opron in fase di ispirazione terminale.
Dimostrò comunuqe di saper far meglio l'anno dopo con la 25.
C'è da dire che con la 25 partì dal foglio bianco, mentre con le 9/11 dovette rispettare una serie di vincoli dovuti all'utilizzo di quante più componenti possibile in comune tra le due vetture, al massimo contenimento dei costi e al fatto che le vetture sarebbero state costruite in tutto il mondo, anche da manodopera non esattamente allo stato dell'arte quanto a formazione.
Personalmente reputo Opron uno dei migliori designer di sempre,per certi versi il completamento del suo maestro Flaminio Bertoni,anni luce avanti a Giugiaro ,non credo che gli sia mai mancata l'ispirazione,anzi trovo le sue opere "terminali"tra le più eleganti e complete ,anche se meno estrose, escludendo quello che io valuto un esercizio di stile mal riuscito come l'alfa sz
Gusto personale.
Condivido il giudizio di Kanon su Opron (non potrebbe essere altrimenti, essendo fanatico di Citroën anni settanta).
Non farei però paragoni con Giugiaro. Troppo diverso era il suo modo di concepire l'oggetto-automobile, che doveva essere innanzitutto versatile, funzionale, con dimensioni interne ampie in rapporto alla compattezza esterna. Alfasud, Golf, Panda, Uno, non erano certo sculture, ma in termini di vendite ebbero un riscontro massiccio.
Il lavoro di Opron in Renault fu altrettanto importante, fu un decennio in cui l'immagine della Regie cambiò completamente, divenne sinonimo di dinamismo e modernità.
Da una parte design di carrozzeria e interni dalle soluzioni quasi futuribili, dall'altra l'adozione del turbocompressore su tutta la gamma (R4 esclusa...), il ritorno di immagine delle competizioni... Gli anni ottanta furono Renault.
La R25 ancora oggi è la mia berlina preferita (dopo il capolavoro CX ed ex aequo con la tremenda Rover SD1 V8), andato via Opron le peculiarità estetiche Renault andarono perse nel giro di una generazione.
Per quanto riguarda Giugiaro,il riferimento era anche alla R19 se non ricordo male fu lui il disegnatore,auto completamente anonima,in estrema antitesi con la stessa R11,un grosso passo indietro dal mio punto di vista.
Concordo in pieno con total sul periodo di Opron in Renault,dove è riuscito a mediare molto bene tra arte e besign contemporaneo distaccandosi,ma fortunatamente non del tutto dal periodo della pura arte vissuto in Citroen ,dove con la CX era ancora molto presente l'influsso di Bertoni.
Non sono d'accordo, la R19 quando uscì non era affatto brutta, anzi, esprimeva in pieno la tendenza stilistica di fine anni '80, che abbandonava le linee spigolose in favore di quelle tondeggianti (e ti ricordo che le R9 e R11 dopo pochi anni erano superatissime, e la Renault continuava a vendicchiarle solo in orribili versioni speciali super economiche).
Era anche spaziosa, ben rifinita rispetto agli standard Renault, e discretamente brillante, soprattutto col 1400 Energy da 80 cv, un ottimo motore (testato personalmente su una Clio S). Inoltre bisogna ammettere che in Renault seppero tirar fuori dal cappello una variante a tre volumi ben riuscita (la Chamade), quando altri sullo stesso tema topparono alla grande (vedi Vw o Ford).