la prima impressione è stata quella di vedere un dinosauro...
però... targa e fanaleria in ottima forma a fronte di una carrozzeria fatiscente, seppur originale... chissà che storia si porta dietro...
Irrimediabilmente malconcia e difficilmente recuperabile, dato il valore collezionistico modesto, e la grande difficoltà nel reperire i ricambi, conservati prevalentemente nel Nord Europa. Se oggi è rara ovunque, a suo tempo fu una vettura molto apprezzata ed abbastanza diffusa, oltre che nella Germania Occidentale (dove la gamma Ford era completamente separata da quella della filiale britannica), nei tradizionali mercati dell'area del marco, in Francia e in Svizzera; anche da noi conobbe una discreto successo, intercettando il momento, l'anno 1962, in cui furono eliminate le residue barriere tariffarie che colpivano le vetture importate dai paesi comunitari (allora soltanto cinque, oltre all'Italia), facilitando un import di vetture straniere che nel 1963 arrivò alla percentuale, strabiliante per allora, del 20%.
Una vettura che, specie nel frontale con i grandi fari ovali incassati, può apparire oggi curiosa e bizzarra, ma che nel 1960 fece sensazione per il design gradevole e moderno, caratteristiche alle quali si univano robustezza, costruzione accurata, abitacolo spazioso, e motorizzazioni 1,5 lt. e 1,7 lt. discretamente brillanti.
Posso dirlo ? Quest'auto mi fa impazzire, soprattutto nelle colorazioni più vivaci, spesso accompagnate dal padiglione bianco. A più di una mostra, ho recentemente sostato in contemplazione di fronte a una strepitosa e rarissima TS due porte grigio chiaro, targa originale SV 4, facilmente rintracciabile tra gli annunci di vendita in rete; spero capiti presto l'occasione di pubblicarla su questo sito, anziché di rivederla con targhe tedesche, olandesi o svizzere.
La "M" che integra la sigla numerica è l'inziale della parola "capolavoro" in tedesco (Masterpiece in inglese).
Effettivamente erano abbastanza diffuse all'epoca ... amici dei miei ne possedevano una simile a questa , grigio grafite , ed un mio caro parente ebbe per parecchi anni una due porte bianca ...
Escludendo che l'asportazione del frontale sia il prodromo di un restauro, la vettura potrebbe venire bene come donatrice di organi per un esemplare gemello...
Ottime foto, come sempre d'altronde. Sicuramente il suo forte non era l'armonia estetica, ma risultava un'auto molto molto particolare, che con l'occhio dell'amatore preferisco oggi mille volte alle sue "discendenti". Ha pure le targhe originali, davvero un colpo al cuore vederla così ridotta.
Davvero un auto affascinante e particolare, la più bella secondo me delle Taunus serie M. Peccato che sia ridotta così male e a quanto pare non è in attesa di un restauro: a volte mi chiedo come si fa a lasciar marcire auto di cotanto valore e bellezza. Spero solo che qualche appassionato non badi a spese per riportarla a nuovo, anche se sarà difficile.