Che avvistamento!


mai vista di persona la 26M

wow!!

Per dindirindina!! con tanto di tetto apribile, un lusso per pochi all'epoca...

Esemplare di grande pregio ... merita cerchi e gomme di dimensioni piu' generose ...

Fantastica!

Mi avessero chiesto se all'epoca la 26M fosse regolarmente a listino nel nostro paese, non ci avrei affatto giurato. Se così è stato, di sicuro le unità immatricolate saranno state al massimo qualche decina, sia per il costo di acquisto e di gestione elevati, sia per l'esistenza di vetture di fascia alta più blasonata, verso le quali l'alta borghesia indirizzava certamente le proprie preferenze. Eppure, le Taunus "P7" erano eccellenti automobili, robuste, ben rifinite e dall'abitacolo spazioso; la nuova linea squadrata e vagamente americaneggiante dava alla prima occhiata la sensazione di solidità e, perché no, di opulenza. Le versioni con cilindrata più abbordabile 17M o 20M furono vendute da noi in discreta quantità, anche se forse raccolsero più consenso le serie precedenti "P3" e "P5", e ancora oggi capita (di rado) di trovare in vendita qualche stupendo esemplare con targa originale.
Molto bella la versione Coupé hardtop, assai gradita sul mercato tedesco, e spesso rifinita con padiglione in vinile. La 26M gode di una motorizzazione generosa, ma non è certo un'auto sportiva, con la complicazione di una massa da muovere tutt'altro che indifferente. Rarissimi gli esemplari in condizioni originali, anche a causa della facilità con cui questo modello, specie in patria - dove simili cilindrate erano alla portata di una platea ben più vasta che da noi - si è prestato ad elaborazioni e trasformazioni in stile tuning.
Terza o quarta vettura che nel giro di poche settimane si appresta a salire sul podio della targa nera dell'anno.

E' la testimonianza della presenza di una platea seppure ridotta di una solida e incrollabile passione per la conservazione e tutela del patrimonio storico e automobilistico, formato da esemplari unici per cilindrata e allestimento.
In questi giorni, apparsa in vendita a mezzo di un sito specializzato di vendita, una altrettanto rara Granada prima serie motorizzata con il propulsore 2,6 litri sempre con tetto in vinile, ulteriore reminiscenza di un volume di vendita di nicchia degli anni 70.

Pazzesca!!!! Da piccolo ritagliavo le immagini delle mie auto preferite dalle riviste (quasi tutte ammiraglie) e questa ricordo che non mancava nella mia "collezione", anche in versione berlina. Non è la prima volta che vedo una vecchia rarità venduta da nuova nel piacentino: ho in archivio una bella e rara Ford Corsair targata PC ma non posso inviarla perchè è rimessata all'interno di un capannone con altre auto storiche. Questa 26M è stupenda e, per quel che mi riguarda, vale molto di più di altre coupè storiche inflazionate da mode o facili speculazioni. Davvero complimenti al proprietario, a chi l'aveva comprata nuova e a chi l'ha conservata (o restaurata) in tutti questi anni!

Straquoto!

Una bellissima rarità, in condizioni eccellenti. Mi associo a atae21 e Fiestalex sul valore di questa coupé e, da amante delle Taunus, non posso che applaudire il fotografo e il proprietario

Davvero uno scatto notevole per un avvistamento clamoroso

Un'altra vettura mai vista dal vivo, grazie Targhenere!, inizialmente l'avevo confusa con un grosso coupè Opel.
Concordo pienamente anche io il discorso relativo alle mode e speculazioni.

Avvistamento pazzesco!!! Mai vista dal vivo la 26M, ma solo sentita nominare.
Esemplare in condizioni da vetrina.

Avvistamento stratosferico, valorizzato ulteriormente dallo scatto dinamico


Se riferito alla 26M, credo fosse di serie.

Il consuntivo delle vendite 1970 (l'anno dell'esemplare postato) sul nostro mercato è riportato nel Quattroruote di aprile 1971, uno dei molti buchi della mia collezione, che prima o poi colmerò. Ad ogni modo, grazie all'eccellente prospetto analitico pubblicato all'epoca dalla rivista, sappiamo che ad ottobre 1970 le immatricolazioni della Taunus 26M erano arrivate a 76 unità (nessuna nel 1969), e i quantitativi del 1971 erano di poco inferiori. Più o meno in linea con quanto immaginavo.
Sempre all'ottobre 1970, le vendite di tutte le Taunus P7 (17/20/26M) ammontavano a 1542 unità, contro 1782 consegne nel 1969.

Rarissima all'epoca, vista la cilindrata e le 2 porte non proprio ambitissime nel nostro paese, Bmw serie 02 escluse, incredibile vederla ancora oggi. E così ben tenuta! Linea destinata a piacere, o meglio, a non dispiacere in più paesi, vittoriosa, nonostante tutto, nel Safari Rally del, credo, 1969, è un bel classico di affidabile, comoda, spaziosa e rilassante "coupé" familiare della filiazione tedesca del colosso americano. Alternativa? Opel Rekord Commodore, ma per queste bisognerà aspettare, se non ricordo male, almeno il 1971 o 1972.

La Commodore c'era già dal 67, credo, su base Rekord C. Dal 70 era disponibile anche con un 6 cilindri 2500 da 150 cv con prestazioni tutt'altro che disprezzabili.

Nuova livrea:






(foto "Markino" )

Oh no. Che peccato.
Conoscevo il primo e unico proprietario dell’auto, un amico di lunga data di mio nonno che a questo punto credo l’abbia ceduta qualche tempo fa.
Era conservata maniacalmente; pur se più accattivante nella nuova tinta non riesco a capire questa mossa...
Tra l’altro noto che ha gli adesivi di un raduno organizzato dal club della mia città, quindi deduco sia rimasta in zona anche se sono anni che non la vedo.

Spero vivamente che, a questo punto, la macchina sia realmente nata verde e il nuovo proprietario abbia voluto riportarla come in origine. Una mossa che, in tal caso, condivido. Del resto mi sembra sia ancora in mano a qualche appassionato, visto l'adesivo di un raduno e le condizioni sempre impeccabili. Speriamo sia così…

A mio avviso è veramente una bischerata riverniciare una vettura in ottime condizioni, si vede che i programmi americani cominciano a fare proseliti anche qua.

Ah....quelle manacce...

(foto "Nathan" )

Bellissima la foto dell'anteriore col fumo che esce dallo scarico

Si, il signore era appena partito e stava “litigando” con lo starter.
Colgo l’occasione, a risposta di un mio commento precedente, per dire che l’auto era ancora guidata dalla persona di cui avevo parlato, quindi il cambio di colore non è stato a seguito di un cambio di proprietà... e quindi ai miei occhi ancora più incomprensibile, ma non ho avuto modo di indagare sulle motivazioni.

(foto "Luka96" )