#1 | bob91180 il 11/06/2015 09:29:43
Bella , merita 4 cerchi in lega ...
Concordo: le borchiette in plastica nera identiche a quelle dei modelli meno costosi non ne valorizzavano la linea. Non ho mai capito perché l'Alfa Romeo avesse compiuto una tale scelta quando allo stesso tempo la meno costosa Giulietta 1.8 montava delle borchie cromate decisamente più attraenti.
Ad ogni modo, quattro Millerighe e passa la paura.
La tinta mi sembra il classico avorio.
Sembrerebbe una '82, ben conservata e con targa a 5 cifre, oramai molto rara da riscontrare per una vettura dei primi anni '80.
Gran bella macchina, anche se meno rabbiosa delle Alfetta d'origine.
O non è dell'81, oppure quest'Alfetta è una 2000 L che ha subito una trasformazione (quasi) completa in '82.
Chi l'ha fatto dovrebbe davvero spiegarmelo, visto quanto la imbruttiva tutta 'sta plastica.
La serie 82 è stata presentata a novembre 1981, per cui questa Alfetta può essere uno dei primi esemplari consegnati, ipotesi avvalorata dalla gemma del ripetitore delle frecce, in posizione arretrata (prima era davanti al parafango). Mi viene difficile pensare che un aggiornamento possa essersi spinto fino a questo punto...
Una delle primissime '82 in condizioni molto buone e tutta completa.
La tinta avorio non mi dispiace, anche con queste coppe in plastica perde in eleganza: qui servono i millerighe.
La prova su strada di Quattroruote risale al mese di Marzo 1982, vennero provate 2 Alfetta, una 1.6 bianca ed una 2.0 Rosso Veneziano, dotata di cerchi in lega ed interni chiari, molto eleganti. Nello stesso fascicolo venne provata anche la Ritmo 125 TC, tuttora circolante ma con targa bianca del 1987.