Tra il 16 e il 19 giugno, Torino ha festeggiato gli 80 anni della "500" con un grande raduno che, nella punta massima di sabato 18, è arrivato a raccogliere nella meravigliosa cornice di Piazza Vittorio Veneto oltre 260 esemplari. Una festa colorata, vivace e garbata all'insegna del turismo, della cultura e della buona tavola, perfettamente organizzata dal comitato "Ling80", che, nel segno della passione per le varie versioni di questa vettura, popolare non solo in Italia, ha amalgamato gli equipaggi italiani con quelli, assai numerosi, provenienti da molte nazioni europee, su tutte Svizzera e Germania.
Ho assistito alla conclusione di questo straordinario evento nella giornata di domenica, prima al Motor Village di Mirafiori, dove le vetture, per mancanza di spazio, sono state allineate anche lungo un Corso Tazzoli altrimenti deserto, dopo che erano stati effettuati alcuni giri sulla pista di collaudo FIAT interna allo stabilimento; poi, nella splendida ambientazione della Palazzina di Caccia di Stupinigi, dove si è consumato l'ultimo buffet prima del commiato. Alcune vetture, specie quelle estere, erano già partite la sera prima - non è stato però difficile ritrovarle in rete - ma almeno 200 esemplari erano ancora presenti, a comporre un mosaico - ce n'erano per tutti i gusti, persino una "C" costruita dalla Steyr su licenza - decisamente emozionante.

Molto probabilmente, lo scatto in oggetto risale proprio a quei giorni, dato che questa splendida "Topolino" era presente al raduno, al pari di altre già catturate sul sito. E non si tratta di una normale versione con tetto apribile di fabbrica, ma di una trasformazione Cabriolet operata, probabilmente sin dall'origine, dalla Carrozzeria torinese Borsani. Segno inequivoco del desiderio di distinguersi che, all'epoca, poteva riguardare persino una vettura minuscola come la Topolino, accessibile, va sottolineato, solo a persone discretamente benestanti: il prezzo al lancio della berlina chiusa era di ben 8.900 lire, contro le 5.000 indicate da Mussolini quando chiese alla FIAT di realizzare una vetturetta popolare. Costoro, in taluni casi, potevano non avere problemi a sborsare altri denari per rendere la propria "utilitaria" una minuscola fuoriserie, proprio come si presenta questa in foto.
Appena riesco inserisco un paio di miei scatti.

Il mio archivio conferma la data d'avvistamento ipotizzata, Marco. A memoria ricordavo solo che, come s'intuisce dallo scatto, la giornata era meteorologicamente instabile e quindi non avrei di certo immaginato di trovarmi davanti la prima quattro cifre della mia collezione.