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Alfa Romeo 90 2.5 Q. Oro

alfa90total20170210.jpg
Anno 1985 (Total III).

Data: 10/02/2017
Commenti: 22
Visualizzazioni: 2408
Commenti
#1 | time101cv il 10/02/2017 08:28:27
La targa è "SS 27"
#2 | Biturbo83 il 10/02/2017 09:16:53
Una rarissima 2.5 Q.O. delle primeShock
#3 | atae21 il 10/02/2017 09:19:27
Fantastica rarità! Prima o poi dovrà essere rivalutata come merita anche la 90...
#4 | bob91180 il 10/02/2017 10:06:09
Motorizzazione "V6 busso" di gran pregio ed in sintonia con la categoria della vettura ...
#5 | Markino il 10/02/2017 10:37:00
Total III: Un mesetto fa ho fatto un avvistamento, purtroppo all'interno di un elettrauto e in gran lontananza, di una 90 targata SS (non ne vedevo da almeno vent'anni), che dopo una visura si è rivelata essere nientemeno che una 2.5 V6. Se nei prossimi mesi vedrete stormi di volatili librarsi in volo dalla Sardegna, vorrà dire che l'ho trovata per strada e che mi son messo ad urlare come un pazzo.

Antonio, ci ho preso ? Grin
Spettacolare, da preservare religiosamente; chissà se è dotata della valigetta estraibile Valextra appositamente studiata, che - ma potrei sbagliare - era opzionale anche sulla versione apicale.
Livrea oro metallizzato, direi, a meno che le condizioni di luce non abbiano alterato un più convenzionale argento.
#6 | amonks il 10/02/2017 11:01:11
Wow! Una 90 V6 e pure a targhe nere... che dire, avvistamento dell'anno finora! Secondo me è argento. Bello lo scatto notturno con i vetri appannati dall'umidità, anche se mi auguro che questa rarità possa riposare al coperto.
#7 | Uno Turbo D il 10/02/2017 11:02:20
Quando ho visto la miniatura ho pensato "sarâ una 2.0..." e invece ecco la bella sorpresa! Chissá se é di un appassionato...
#8 | Alfa33 il 10/02/2017 11:06:38
L'unica nota stonata delle prime v6 era la strumentazione non analogica, ma per il resto solo lodi per questa berlina.
#9 | audiclassic il 10/02/2017 13:06:22
L'aspetto più "cheap" della strumentazione optoelettronica della 90 Q.O. era il fondo quadrettato, anche se (a mio gusto) molto meno sgradevole del fondo a righe colorate delle ultime Alfetta.

Per il resto il circuto era concepito per essere piuttosto affidabile, utilizzando elementi elettroluminescenti sia per le barre luminose graduate (che pertanto mantengono la definizione di analogiche) che per gli indicatori digitali veri e propri, limitati alla "ripetizione" del tachimetro e al contakm totale/parziale commutabile. Niente LCD o LED, ancora non particolarmente robusti all'epoca e pertanto poco adatti all'utilizzo sulle vetture.

Altre realizzazioni dell'epoca prevedevano un circuito di regolazione della luminosità degli indicatori in base alla luminosità ambientale, che poi col passare del tempo non sempre funzionava correttamente, a causa del deterioramento dei componenti. Nel caso dell'Alfa venne adottato un sistema di regolazione manuale con doppio reostato: uno per il livello di illuminazione degli indicatori e uno per lo sfondo delle cifre e relative tacche, fermo restando l'abbassamento generale con l'accensione delle luci. Da regolare di fino in base alle proprie esigenze ma in linea di massima non male per coloro i quali amano "vivere" la propria auto.
#10 | S4 il 10/02/2017 13:12:29
Stupore e meraviglia, la metterei in box al volo! Shock sbavv
#11 | Stephan il 10/02/2017 13:51:16
Lodevole e desiderabile se non altro per la rarità del modello. Bello imparare tutte queste cose sul quadro che fino ad oggi ho liquidato come "digitale".
#12 | vivi61 il 10/02/2017 15:39:05
Comunque , dal mio punto di vista , la 90 era proprio una bella auto , la linea ha riscosso poco successo , ma a me piaceva da matti !
#13 | S4 il 10/02/2017 16:02:22
Nel 1984 un quadro strumenti come questo era considerato avveniristico: Cool

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#14 | freccetricolori il 10/02/2017 17:24:20
Bell'esemplare sicuramente. Grazie Audiclassic per le info in merito alla strumentazione
#15 | Total III il 10/02/2017 17:31:38
@Marco: ci hai preso perfettamente (complimenti per la memoria a prova di bomba). Esemplare in ottimo stato generale, in livrea oro metallizzato, sicuramente da poco rimesso in strada.
La sua storia potrebbe essere quanto di più rocambolesco e romantico si possa immaginare, essendo appartenente ad un noto personaggio sassarese, un tempo facoltoso imprenditore dalle diverse attività, fra cui il possesso della principale concessionaria Alfa Romeo della Sardegna (che sorgeva proprio nelle vicinanze di questo avvistamento) e un enorme deposito giudiziario di automobili che ne avrebbe causato la rovina finanziaria, fra insolvenze del comune di Sassari e multe milionarie per inquinamento ambientale.
Il risvolto grottesco fu che, costretto dalla forza pubblica a pressare centinaia di carcasse inquinanti mai reclamate, passò guai giudiziari enormi - alcuni dei quali ancora in atto - in quanto i veicoli sequestrati non potevano essere toccati: una vicenda kafkiana che solo in Italia poteva accadere e solo in Italia è difatti accaduta.
Dopo quasi un ventennio di lotta giudiziaria in sede sia civile che penale (ho constatato personalmente l'enormità dei fascicoli relativi), il povero ex imprenditore ha ottenuto come prima tranche un grosso risarcimento da parte del comune, nonché il dissequestro del deposito e di tutti i locali adiacenti. E questa bella 90 Quadrifoglio Oro dalla sfolgorante livrea champagne, con ogni probabilità è rimasta coperta al buio in qualche magazzino sequestrato per una ventina d'anni sana.
Purtroppo un malfunzionamento del mio cellulare mi ha impedito la possibilità di effettuare scatti migliori. In ogni caso, mi sembra di ricordare che non avesse la rarissima Valextra. Niente da segnalare per le condizioni generali, a parte la mancanza della scritta "Iniezione" sul baule.
#16 | Mc 127 il 10/02/2017 19:51:15
Esemplare strepitoso e storiaccia grottesca: che, tra l'altro, sebben con sfumature differenti, deve aver visto molti casi simili in quegli anni. Non può non ricordarmi l'ultima della mia città, verde, per l'appunto V6, a targa bianca, che mi sembra fosse anche stata amorevolmente rimessa a nuovo dopo un brutto incidente: bei ricordi. Da qualche settimana ne ho finalmente anch'io una in archivio: già censita su queste pagine, della quale invieró l'aggiornamento.
#17 | IL BUE il 10/02/2017 20:13:51
Che storia pazzesca. Pagherei per saperne di altre. Rarità pazzesca, ma non particolarmente gradita dal sottoscritto, noto amatore del Bialbero
#18 | 1600 GT il 10/02/2017 21:16:05
Storia al limite dell'incredibile!!! Rarissima la Q.O con il suo V6 da due litri e mezzo "made by Busso", direi che è in perfette condizioni. Un esemplare così lo prenderei volentieri per un uso riservato al solo weekend, affiancandola magari ad una 1.8 o 2.0 per l'uso quotidiano.
#19 | Astrale il 10/02/2017 21:38:30
Quando lavoravo presso un officina del mio paese, avevo 16-17 anni, un cliente portò la sua Alfa 90 a fare i freni; ricordo quando il mio capo mi disse: sali e comincia a pompare i freni.....io di fronte a quel cruscotto spaziale non resistetti ad accendere il quadro, credo di essermi procurato un prolungato blocco facciale Grin
#20 | Alfa33 il 10/02/2017 22:39:06
Storia molto particolare, quasi incredibile; grazie per le ottime delucidazioni sulla strumentazione.
#21 | FILIPPO17121990 il 12/02/2017 13:53:34
Il fabbro del mio paese ne aveva una grigia 2.0 iniezione targa bianca NA M3 purtroppo l'ha demolita nel 2005.
#22 | sir alec il 27/04/2018 15:06:29
E' una delle storie più rocambolesche che ho letto su questo sito. Non conoscevo questa interessante versione della "90", modello che non ha avuto molta fortuna.
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