Immagine

Fiat 500 A Bertolini Siluro Corsa

bertolinisvalvolato20170509.jpg
Anno 1939, targhe nere del 1963 (svalvolatogiallorosso).

Data: 09/05/2017
Commenti: 9
Visualizzazioni: 2190
Commenti
#1 | time101cv il 09/05/2017 08:28:02
www.targhenere.net/images/005/img_20170323_190202_zpsgbtycmdi.jpg

www.targhenere.net/images/005/img-20170323-wa0037_zpserkmovwe.jpg
(foto "svalvolatogiallorosso" )
#2 | neim4 il 09/05/2017 08:32:03
Parcheggiata come fosse un'utilitaria... pazzesco!Shock
#3 | Mc 127 il 09/05/2017 13:12:03
Shock Incredibile.
#4 | Astrale il 09/05/2017 21:15:56
Che bella che è, io adoro queste rarità; non conosco la carrozzeria Bertolini, o è un preparatore ?
Parcheggio veramente inconsueto, ma non credo che il proprietario sia molto lontano.......
#5 | Uno Turbo D il 09/05/2017 22:36:11
Auto rare parcheggiate come se fossero Yaris o Panda...mi piacciono gli avvistamenti così. Immagino peró in caso di acquazzone improvviso...
#6 | svalvolatogiallorosso il 09/05/2017 23:10:14
''.....non conosco la carrozzeria Bertolini....''

Nella foto che raffigura il cruscotto sul logo (non si legge bene) e' indicato che si trovava a Parma.


''non credo che il proprietario sia molto lontano.......''

Era vicinissimo e stava chiacchierando con altri ammiratori
Tra le mie foto che sono state pubblicate in pole position su queste pagine la netta maggioranza sono avvenute di domenica mattina e alle volte si fanno avvistamenti eccezionali
#7 | Alfa33 il 09/05/2017 23:28:48
Particolarissime queste creazioni, partendo da basi meccaniche molto semplici si facevano grandi cose.
#8 | Markino il 17/05/2017 23:23:06
partendo da basi meccaniche molto semplici si facevano grandi cose

Certamente: l'architettura FIAT, pensata in funzione della produzione in grande serie, secondo una lezione americana che Giovanni Agnelli teneva sempre come punto di riferimento ("fare come Ford", era il motto), era inevitabilmente votata alla semplicità, scelta che "pagava" sia in fase di costruzione che, in seguito, nella manutenzione. Grazie a questa concezione, unendo anche parti di modelli differenti, con spese non eccessive si potevano realizzare artigianalmente vetturette sportive leggerissime e prestanti (grazie alla riserva sfruttabile per eventuali elaborazioni sul propulsore di serie), competitive nella relativa classe in tutte le tipologie di gara, a cominciare dalla più ambita, la Mille Miglia.
All'epoca, queste creazioni su meccanica "500" o "1100" erano numerose; nel tempo, molte hanno subito le più disparate metamorfosi, dovute a un'infinità varietà di circostanze, dagli incidenti, ai quali è spesso seguita una rielaborazione della carrozzeria, alle modifiche meccaniche e ciclistiche necessarie per adattarle agli impieghi corsaioli che via via si rendevano praticabili. Quelle vendute rapidamente all'estero, dopo i primi anni trascorsi in Italia, hanno spesso conosciuto le storpiature peggiori. Difficilissimo trovarne oggi in condizioni "originali", se non a seguito di ripristini nei quali è fondamentale un lavoro certosino di documentazione, per risalire alla configurazione nativa, o, a scelta del committente o del restauratore, a quella di una certa gara alla quale il veicolo ha partecipato nella sua esistenza più lontana.
Questo esemplare, a me ancora sconosciuto, adotta una carrozzeria "a siluro" piuttosto semplice, e quindi molto funzionale, con esili parafanghi in stile motociclistico diffusi sulle vetture "corsa" dell'epoca; sull'angusto abitacolo, spicca il volante di grosso diametro.
Sarebbe interessante conoscere la storia della vettura, appunto per sapere se, oggi, si presenta all'incirca come fu licenziata dalla "Bertolini" nel 1939, e per approfondirne le qualità meccaniche e l'elaborazione che sicuramente fu apportata per trarre più cavalli dal minuscolo 4 cilindri FIAT.
#9 | bertolini maestri il 26/03/2019 04:46:59
Un gentilezza sono possessore di una Bertolini, desidererei venire a conoscenza del proprietario del sito in questione per chiedere delle informazioni, se sapete qualcosa ve ne sarei grato
Scrivi commento
Per scrivere un commento devi essere registrato