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Ford Taunus 12M

fordtaunus12mastrale20171220.jpg
Anno n.c., targhe europee del 2000 (Astrale).

Data: 20/12/2017
Commenti: 15
Visualizzazioni: 1327
Commenti
#1 | time101cv il 20/12/2017 08:49:00
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2017/12/taunus_12m_ant.jpg
(foto "Astrale" )
#2 | atae21 il 20/12/2017 09:44:56
Qualcuno nel 2000 si è preso la briga di reimmatricolare questa berlina poco considerata dagli italiani, oltretutto in versione 2 porte. Potrebbe anche essere stata importata; in ogni caso una persona che ci ha speso dei soldi era già un appassionato del modello che, infatti, dopo quasi 18 anni dalla reimmatricolazione, gira ancora in buona forma. claps
#3 | Alfa33 il 20/12/2017 10:46:31
Mi piacciono queste Ford con la linea un po' ricercata e barocca.
#4 | bob91180 il 20/12/2017 11:15:46
Avvistamento notevole ... databile 1963/1965 circa , gia' rare e particolari all'epoca , la 2 porte poi non credo fosse nemmeno disponibile da noi ... motore V4 con circa 50cv ... la nostra f1100D era meglio ...
#5 | Biturbo83 il 20/12/2017 13:19:48
La due porte era disponibile in Italia bob...Wink
#6 | Astrale il 20/12/2017 13:42:34
Secondo me potrebbe essere italiana da sempre, mi sembra di vedere i fori per la targa quadrata appena sopra al paraurti....
Vettura che preferisco nella vista posteriore, la trovo simpatica con i fanalini a goccia, davanti invece mi sembra anonima..
#7 | bob91180 il 20/12/2017 18:04:28
Arguta considerazione ... quindi restaurata e rimessa in pista ...
#8 | Mc 127 il 21/12/2017 12:26:52
Quoto Alfa33; se prima non m'interessavano particolarmente, col tempo ho imparato a rivalutarle molto.
#9 | Markino il 23/12/2017 00:31:59
Solo applausi, per quanto mi riguarda, per questa vettura e per chi l'ha scelta come propria storica, con discreta probabilità sull'onda di qualche ricordo di famiglia; diversamente, a ben pochi verrebbe in mente di rivolgersi a un modello così poco in auge dalle nostri parti, e non particolarmente ricercato - prova ne sia l'esiguo numero di unità superstiti - neppure nei paesi in cui era più diffuso.
Esemplare in condizioni strepitose, di una "bellezza" commovente.
#10 | time101cv il 29/12/2018 18:07:29
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2018/12/img_9093_2_berto_tn43161.jpg
(foto "berto88fi" )
#11 | time101cv il 30/04/2020 09:32:34
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2020/04/taunus_bnz_driomontrone_tn43161.jpg
(foto "Biohazard" )
#12 | ARGiuliasuper il 30/04/2020 14:59:40
Mamma mia che splendore! Da bambino adoravo i suoi fanalini posteriori in un'epoca in cui ogni auto ne montava un modello diverso. L'auto mi piaceva tanto allora come adesso e penso che preservarla (o salvarla) sia un atto di profonda cultura. Senza nulla togliere a chi mantiene auto sportive di grande richiamo e consenso, ho una ammirazione particolare per chi gira con giusto orgoglio con auto d'epoca da famiglia.
#13 | LFL il 16/08/2020 19:35:11
Doveva nascere come Ford "Cardinal", forse avranno cambiato idea pensando al mercato italiano Grin. Battute a parte, in quel periodo le Big Three stavano pensando ad elaborare qualcosa di più compatto rispetto agli ormai enormi pachidermi da quasi 3 tonnellate che cominciavano a mettere in difficoltà i pur grossi propulsori. A cavallo tra anni '50 e '60 nacquero infatti molte "compact".

Il progetto "Cardinal" forse risultò troppo azzardato come dimensioni (compatta sì, ma non troppo... infatti nacque la Falcon) quindi fu girato alla filiale tedesca dell'Ovale Blu.

Prima trazione anteriore della Ford, motore longitudinale perché il 4V era stato pensato modulare: è infatti strettissimo parente del 6V altresì noto come Köln e vissuto fino agli anni '90 sulle Scorpio (e anche oltre in USA e UK); come tale quindi doveva essere installato longitudinalmente nelle trazioni posteriore.

Poiché aveva lo stesso angolo (60°) del 6V, perutilizzare le stesse macchine transfer di produzione, era dotato di un albero di equilibratura.

Dissento quindi da bob91140: la Fiat 1100D era sicuramente inferiore. A cominciare dalle prestazioni: nonostante i 10 CV in meno, la velocità massima era inferiore solo di pochi km/h, ma i consumi erano migliori e non di poco. Il motore era in grado di arrivare a superare senza problemi i 300000 km, mentre il 1221 Fiat qualche noia la dava, a differenza del 1089 cc (infatti con la versione R la Fiat tornò al 1089 e con quasi gli stessi CV del 1221). Inoltre, era molto più larga e lunga: in 5 ci si viaggiava comodi e il bagagliaio sarebbe garnde anche oggi.

La linea è ovviamente alla tedesca: dietro tenta di mantenersi sugli stilemi della riuscitissima (apprezzata anche in Italia) P3 "Badewanne", davanti - obbligata ad un frontale più semplice per questioni di costi - cerca di uscire dall'anonimato inventandosi qualche barocchismo tutto tedesco. Da notare i lampeggiatori separati dal resto del fanalino posteriore: testimonianza dell'origine americana del progetto - che notoriamente utilizza un unico blocco ottico per luce di posizione-stop-indicatore di direzione essendo tutti e tre a luce rossa) - applicati evidentemente dopo che gli stampi erano in corso di realizzazione.
#14 | mikitiki94 il 16/08/2020 23:31:56
Da notare i lampeggiatori separati dal resto del fanalino posteriore: testimonianza dell'origine americana del progetto

L'articolo di wikipedia (in inglese) dedicato alla Taunus P4 si sofferma proprio sulle luci posteriori, descrivendole in dettaglio: erano composte da due porzioni, entrambe rosse, una per gli stop, l'altra per luci di posizione e frecce. All'epoca le frecce posteriori arancioni si stavano diffondendo in Europa, ma solo in Italia erano obbligatorie, quindi solo nel nostro mercato fu necessario aggiungere le due luci supplementari.
#15 | maxfoll il 17/02/2022 17:56:56
Auto di uno dei vicini di casa di quando ero bambino/adolescente. A me i fanalini posteriori ricordavano degli occhi umani, un po' socchiusi.. seguendola nel traffico, sembrava ti guardasse sorniona..
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