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Innocenti 3 Cilindri SL

innocenti3cilindridariomontrone20180520.jpg
Anno 1983 (dariomontrone).

Data: 20/05/2018
Commenti: 9
Visualizzazioni: 1577
Commenti
#1 | time101cv il 20/05/2018 09:56:42
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2018/05/20180517_160117.jpg
(foto "dariomontrone" )
#2 | oinotna il 20/05/2018 10:21:22
Speriamo che si mantenga ancora questo ormai raro modello, antesignano delle motorizzazioni 3 cilindri in italia
#3 | Total III il 20/05/2018 10:29:26
Esclamazioni di Antonio (vede la foto principale) "Azz ma è perfett...." (vede la foto dell'anteriore) "....ARGH!" Pfft

Nonostante la "licenza" del paraurti anteriore (e, mi pare di notare, uno dei fanali), soluzione sicuramente obbligata, si tratta di un esemplare evidentemente curato.
La 3 Cilindri SL derivava direttamente dalla 90 II SL con meccanica inglese, ed era esteticamente identica alla ricca 3Cilindri SE (salvo le maniglie delle porte con leva cromata dei vecchi modelli e gli indicatori di direzione laterali rotondi), ma all'interno si poteva rimanere in po' interdetti nel ritrovare la stessa plancia della prima Mini del 1974, mentre i pannelli delle porte erano quelli ristilizzati tipo Mille / SE ma con vetri a manovella. Rispetto alla 90 II SL con meccanica inglese guadagnava in ogni caso dei rivestimenti più raffinati, la quinta marcia, e il sedile posteriore sdoppiabile.
Restavano, fortunatamente, gli utili vetri atermici azzurrati.
Nel 1984 il suo posto fu preso in pratica dalla Minitre opzione "interno panno", che univa lo stesso grado di finitura interna (compresi i vetri posteriori apribili a compasso e lo schienale posteriore sdoppiato) ad un estetica sensibilmente più povera: i paraurti erano in tinta ma sparivano il tergilunotto, la fanaliera posteriore ristilizzata con fascia centrale marchiata Innocenti, i paracolpi laterali e le mostrine dei montanti posteriori carenate, ora nuovamente appannaggio della sola SE.
In compenso, le maniglie delle porte erano ora le stesse, più grandi e completamente in plastica, della SE.

Bel pasticcio. Pfft
#4 | Transaxle73 il 20/05/2018 10:52:21
Tutto si può dire del compianto Alejandro De Tomaso, tranne che mancasse di inventiva. L'abbandono del Gruppo inglese British Leyland in quel di Lambrate diede il via a questo colpo da maestro di infilare la meccanica della Daihatsu Charade nel telaio della Mini.
#5 | Uno Turbo D il 20/05/2018 11:14:44
Bel pasticcio.

Mizzega Antonio, sarà che sto leggendo il sito reduce da un sabato sera "movimentato", ma ammiro te, come molti altri, quando tentate di capirci qualcosa (e ci capisci eccome) del marasma di modifiche, restyling, cambiamenti e minuzie di certi modelli storici. claps
#6 | free_runner il 20/05/2018 12:26:06
Quoto Transaxle73: la storia imprenditoriale di De Tomaso appassiona moltissimo anche me, e malgrado egli non sia riuscito ad evitare il fallimento delle sue aziende, sono affascinato dal suo coraggio di capitano d'industria!
Per me il suo colpo da maestro fu quello di aggiungere una turbina per bancata Shock al vecchio V6 maserati, per riuscire ad allestire in tempo la biturbo...
#7 | astraG il 20/05/2018 15:55:35
Dalla foto che visualizzo sul palmare con bassa definizione, sembra non conforme solo il paraurti anteriore ( che immagino dalla cura rivolta all' auto, il proprietario montera' appena ne trovera' uno corretto )
Promossa a pieni voti
#8 | Total III il 21/05/2018 08:27:49
Mizzega Antonio, sarà che sto leggendo il sito reduce da un sabato sera "movimentato", ma ammiro te, come molti altri, quando tentate di capirci qualcosa (e ci capisci eccome) del marasma di modifiche, restyling, cambiamenti e minuzie di certi modelli storici


Ti ringrazio, un paio di mesi fa ho scatenato una spietata ricerca via web di tutti i depliant stampati dalla Innocenti, specie per il mercato estero, per colmare dubbi e lacune sulla quasi ventennale produzione della Mini by Bertone. Ho scoperto anche cose curiose, come ad esempio l'esistenza in Francia della "Minitre Plus", che poi si è rivelata essere semplicemente la nostra "Opzione Panno".
Le Mini venivano aggiornate con cadenza quasi annuale, e ciò unito all'estrema intercambiabilità delle varie componenti di finitura, rende la ricostruzione della storia del modello materia assai avvincente.
#9 | Uno Turbo D il 21/05/2018 17:10:30
Che poi, in Francia ebbero un bel successo le "nostre" Innocenti, tanto che allora la casa fu convinta a investirci da quelle parti. Mi viene un pó male pensare alla fine che ha fatto, francamente...
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