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Cadillac Sixty-Two Sedan six window

cadillactanteuno20180527.jpg
Anno n.c., targhe europee del 2008 (TanteUno).

Data: 27/05/2018
Commenti: 6
Visualizzazioni: 898
Commenti
#1 | TanteUno il 27/05/2018 09:04:02
Beccata ad un paio di metri da un'altra grossa berlina americana (purtroppo non penso riconoscere) in cattivo stato di conservazione e senza targhe. Evidentemente c'è qualche appassionato in zona.
Questa invece è stata lì giusto quando ho scattato, poco dopo sono ripassato ed era già sparita.
#2 | gabford il 27/05/2018 18:11:20
Ultima serie, nella configurazione specificatamente pensata per le famiglie americane, model year 1963. In quell'anno fu introdotto, come novità opzionale, il volante regolabile in sei posizioni.
#3 | TanteUno il 27/05/2018 21:34:06
Scusa la mia ignoranza... Ma le altre allora per chi erano pensate?
#4 | gabford il 28/05/2018 02:08:12
Ma le altre allora per chi erano pensate?

Beh, non volevo certo dire che nelle altre Cadillac dell'epoca non ci stesse una famiglia. Anzi, di italiane di quei tempi, ce ne sarebbero entrate due o tre Pfft.
A parte gli scherzi, all'epoca la gamma dei marchi americani era modulata soprattutto sulla base degli allestimenti e dei dettagli stilistici, ciascuno dei quali era commercialmente studiato per determinate fasce di clientela (lo sportivo, l'elegante, l'amante del lusso, e così via), secondo logiche senz'altro diverse da quelle dei mercati europei coevi.
La configurazione della vettura in foto era promossa come esempio di praticità (in questo senso adatta alle famiglie), in virtù delle dotazioni mirate al confort di marcia e del maggior spazio interno rispetto alle altre versioni.
#5 | TanteUno il 28/05/2018 09:59:10
Anzi, di italiane di quei tempi, ce ne sarebbero entrate due o tre

con tanto di relativa 500 parcheggiata nel baule ROTFL

Scherzi a parte, spiegazione chiarissima, grazie
#6 | Markino il 23/11/2018 00:46:33
Marchio universalmente associato al lusso, che in patria vantava livelli di vendite in Europa appannaggio di vetture medie di respiro internazionale. A tale diffusione contribuivano certamente molti fattori, come il gran numero di soggetti o entità dall'elevata capacità di spesa, la tendenza degli americani a sostituire frequentemente l'automobile, "drogata" dalla tecnica commerciale dell'avvicendamento annuale dei modelli, e il positivo riflesso degli ampi volumi sui prezzi, che consentiva alla clientela di aspirare a vetture di fascia superiore a quella invece accessibile a condizioni europee. Non era quindi infrequente che anche famiglie benestanti, ma non "ricche" nel senso pieno del termine, potessero permettersi la Cadillac, specie in questo periodo in cui i modelli del marchio avevano in parte perduto quell'aurea di "sacralità" e di identificazione con l'american dream che li aveva avvolti sino agli anni '50.
Frontale un po' grottesco, quello dei MY '63-'64, che non considero affatto le mie Cadillac preferite.
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