OM 665 Superba
Anno 1929, targhe del 1952 (berto88fi).
Data: 22/12/2019
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A parte l'importanza storica del modello - e del marchio bresciano - in sé, accresciuta dalla vittoria conquistata da una "665 Superba" alla prima Mille Miglia, nel 1927, e sperando che il restauro sia stato compiuto rispettando il più possibile le specifiche originali (nel caso delle anteguerra, il dubbio è obbligatorio), spicca la targa della zona A del Territorio Libero di Trieste, primo caso del genere su questo sito, e probabilmente una delle pochissime sopravvissute (ne conosco soltanto altre due, in dotazione ad un'Alfa "6C 2500 Super Sport" Spider Touring, e ad una Stanguellini Barchetta).
Dopo la fine del conflitto, la zona di confine fra Italia e Jugoslavia, soggette ad "aree di influenza" nettamente opposte, fu oggetto di forti contese tra le due nazioni (dietro le quali premevano i rispettivi schieramenti), temporaneamente composte dal Trattato di Pace di Parigi del 1947 tra l'Italia e le potenze vincitrici tramite la costituzione di un Territorio Libero, costituito da due zone: una, più piccola, che comprendeva Trieste, amministrata dagli Alleati (zona A), e una, grande ben più del doppio, amministrata dalla Jugoslavia titina (zona B ), che aspirava ad annettersi l'intero blocco, con grosso imbarazzo del PCI guidato da Palmiro Togliatti. Grazie anche alle forti dimostrazioni che si svolsero a Trieste nel 1953, già precedute da anni di gravi tensioni, il problema della città Giuliana, che costituiva un nodo molto spinoso per i governi centristi delle prime due legislature repubblicane, fu risolto con il trattato di Londra del 1954, che assegnava all'amministrazione e sovranità italiane la zona A. Con l'occasione, le targhe di Trieste, che in quei sei anni abbondanti avevano assunto la configurazione qui visibile, tornarono ad uniformarsi a quelle dell'Italia.