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Renault Espace Turbo DX

renaultespacedariomontrone20200531.jpg
Anno 1985, targhe bianche del 1991 (dariomontrone).

Data: 31/05/2020
Commenti: 15
Visualizzazioni: 1479
Commenti
#1 | time101cv il 31/05/2020 10:03:59
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2020/05/1051178176016248833.jpg
(foto "dariomontrone" )
#2 | formelegl il 31/05/2020 10:41:45
Lo spazio interno era davvero abbondante, mi pare che ebbe un discretto successo all'epoca.
#3 | atae21 il 31/05/2020 11:26:58
Cerchi anni 90 delle Renault più recenti. L'Espace qui al Nord è letteralmente sparito, ormai anche nelle versioni più recenti (sostituito dai nuovi "SUV" ). Figurarsi poi una versione a gasolio, pure così datata.
#4 | bob91180 il 31/05/2020 12:09:52
Un mio conoscente lo acquisto' nuovo a benzina , lo uso' per lavoro molti anni e ci fece oltre 400mila km solo con normali manutenzioni ... poi lo demoli' ...
#5 | Alfa33 il 31/05/2020 15:23:56
Indiscrezioni di questi giorni parlano addirittura della possibile definitiva uscita dai listini di questo glorioso modello.
Mi è sempre piaciuta la prima serie, ed aveva una certa diffusione.
Gli esemplari usati spesso finivano i loro giorni nelle mani dei venditori ambulanti, che usavano l' Espace fino allo sfinimento totale.
#6 | 1600 GT il 31/05/2020 18:10:33
Il mio compare di battesimo ce ne aveva uno, di un azzurro metallizzato tipico dei primi esemplari e anch'esso Turbodiesel. Lo sfruttò fino a 750 mila km per poi rottamarlo nel 2002 per una Ford Mondeo 2.0 SW usata poi trasformata a metano. Era un vero salotto e si potevano fare viaggi lunghissimi senza problemi e in tutta comodità. I cerchi mi sembrano quelli della Scenic prima serie.
#7 | deltago92 il 31/05/2020 19:35:17
Gli esemplari usati spesso finivano i loro giorni nelle mani dei venditori ambulanti, che usavano l' Espace fino allo sfinimento totale.

Infatti ne conosco uno rosso che viene usato per fare mercatini, appena la situazione tornerà alla "normalità" vedrò di rifargli qualche foto Wink
#8 | Astrale il 31/05/2020 23:39:46
Le prime serie come questa di oggi avevano i sedili anteriori ruotabili di 360°, poi scomparsi con le serie anni 2000 per motivi di sicurezza.

Indiscrezioni di questi giorni parlano addirittura della possibile definitiva uscita dai listini di questo glorioso modello.

Ormai le monovolume sono morte e sepolte e la serie attuale che assomiglia un po a un mezzo Suv-mezzo Monovolume,si fatica a vendere; io che ho una 4° serie non lo sostituirei per quello nuovo, anche se fosse più affidabile meccanicamente..
#9 | silver il 01/06/2020 00:22:23
Chiedo al moderatore come mai in prima fila questa vettura e non la rara 2002 turbo. Grazie, solo per curiosità.
Mauro
#10 | gabford il 01/06/2020 00:40:42
come mai in prima fila questa vettura e non la rara 2002 turbo

In merito alla rarità, faccio notare che, a fronte di cinque esemplari di BMW 2002 Turbo finora censiti nel sito, questa è la prima Espace Turbo DX Wink
#11 | tonymura il 01/06/2020 00:49:04
La Espace mk1 Turbo DX, seppur non in condizioni buonissime, è sicuramente Più unica che rara. Stramerita questa pole che poi, come già detto da tanti, non cambia la vita. Da domani finirà negli archivi come tutte
#12 | atae21 il 01/06/2020 01:01:28
Alla prossima richiesta di giustificare la "pole position" del giorno, scatterà in automatico la messa online A CASO delle 15 auto giornaliere. Senza nessuna logica di nessun genere. Augh, ho detto! diablo
#13 | time101cv il 01/06/2020 01:38:21
Chiedo al moderatore come mai in prima fila questa vettura e non la rara 2002 turbo. Grazie, solo per curiosità.
Mauro

Ciò che per te è un raro avvistamento (e sono lieto ti sia piaciuto), per altri utenti è magari l'ennesima 2002 con lo spoiler nero. Far felici tutti non credo sia umanamente possibile, succede ovunque.

Chiudo ricordando che da anni raccomandiamo agli utenti di inviare foto scattate di 3/4 posteriore, a nostro giudizio le migliori per poter avere un quadro d'insieme della vettura in oggetto. Purtroppo non sempre è possibile e ne prendiamo atto. Analogamente chiediamo a voi di prendere atto del fatto che le nostre scelte non sempre sono orientate verso l'ovvio.
#14 | mariano il 01/06/2020 06:26:17
Avvistamento stratosferico, direi che ha sicuramente almeno tre proprietari visto il cambio di targa (sicuramente per passaggio di proprietà) e per il luogo dell'avvistamento che teoricamente dovrebbe essere ben lontano da quello della targa. Smile
Comunque da me gli Espace 1 sono estinti da anni, così come i 2 e ormai anche i 3. Resta qualche Espace 4 mezzo distrutto rigorosamente dei primi, Espace 5 quasi inesistente se non per qualche aziendale. Anni fa me ne passò davanti uno a targhe nere, non sono più riuscito a beccarlo purtroppo.
I cerchi di questa son quasi sicuramente di Scenic, ma anche alcune versioni di Laguna li montavano, erano molto caratteristici Renault, se non fosse per la misura un po' ridotta, direi che le starebbero anche bene.

Ormai le monovolume sono morte e sepolte e la serie attuale che assomiglia un po a un mezzo Suv-mezzo Monovolume,si fatica a vendere; io che ho una 4° serie non lo sostituirei per quello nuovo, anche se fosse più affidabile meccanicamente..


No purtroppo con la supercazzola dei problemi finanziari avuti a causa del covid (supercazzola perché per inciso gli sono calate del 5%) hanno annunciato uno scenario ben più tragico, con la scomparsa di mezzo listino e mezzo milione di licenziamenti considerando lavoratori diretti, indiretti e indotto.
Per inciso, quelle che hanno vista breve sono: Espace, Talisman, Scenic, Megane Sedan. Presto probabilmente sparirà anche Megane Berlina ed Estate, e Clio arriverà a fine generazione senza sostitute. In pratica rimarranno solo suv (assemblati in cina) ed elettriche (anche loro assemblate in cina). E ho parlato solo di Renault, non di tutto il gruppo che comprende: Renault. Dacia, Nissan, Mitsubishi, Lada, Alpine.
#15 | ARGiuliasuper il 01/06/2020 11:04:03
Per un certo periodo fu uno status symbol per giovani e benestanti famiglie con bambini. E’ da molti definita come la prima monovolume di grande produzione e, con una linea che di sicuro rompeva gli schemi, la cura degli spazi interni e qualche idea innovativa (sedili ruotabili internamente), ottenne un discreto successo sia di critica che di pubblico.
Io ricordo ancora il momento in cui notai che il pannello laterale di un esemplare tamponato non era ammaccato ma presentava uno strappo, come un abito lacerato. Si era passati dal ferro alla fibra di vetro ed io non me n’ero accorto.
Le macchine di adesso mediamente (dico mediamente) ed a parità di segmento o di bacino d’utenza, non hanno confronti con quelle di un tempo in termini di sicurezza, prestazioni, confort, consumi, ecc.
Ma quando ad un raduno, un passante che abbia più di 40 anni batte le nocche sul cofano posteriore della mia Giulia del 1971 e chiama la moglie o gli amici dicendo “venite a sentire, questo è ferro!” capisco cosa vuole dire e sorrido al ricordo della mia sorpresa di tanti anni fa.
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