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Innocenti Mini Minor MK1

miniata20220105.jpg
Anno 1968 (atae21).

Data: 05/01/2022
Commenti: 9
Visualizzazioni: 998
Commenti
#1 | time101cv il 05/01/2022 08:43:06
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2022/01/miniataant.jpg
(foto "atae21" )
#2 | bayerische il 05/01/2022 11:57:03
le Mini col fanalino piccolo hanno un fascino tutto particolare.
#3 | Markino il 05/01/2022 12:21:35
Quoto "bayerische": anche a me piacciono molto questi esemplari Innocenti così datati.
Mai vista argento; tinta coerente con il modello, spero.
#4 | Francesco240D il 05/01/2022 15:12:24
Tenuta molto bene e probabilmente restaurata, anche io non ne ho mai vista una argento, e sarebbe un peccato darle una tinta non prevista. Io inoltre rimetterei i cerchi originali. Non di rado questi gioiellini hanno targhe di prima immatricolazione.
#5 | puma76 il 05/01/2022 15:48:58
le Mini col fanalino piccolo hanno un fascino tutto particolare.

anche con i finestrini scorrevoli!
#6 | bob91180 il 05/01/2022 21:39:38
Pezzo notevole , finitura metallizzata poco frequente ed ancora con prima targa ...
#7 | Total III il 05/01/2022 21:55:39
Una frangia cospicua di appassionati pensa da sempre che la "vera Mini" sia solo quella coi vetri scorrevoli, le cerniere delle porte esterne e i fanalini posteriori piccoli. Per quanto queste diatribe lascino il tempo che trovano venendo via via modificate col tempo (oggi, davanti ad una Cooper Sports Pack con ruote da 13" pochi puristi oserebbero dire "non è una vera Mini", cosa che anni prima era facile sentire a proposito dei modelli Rover con ruote da 12" ) è vero che lo stile originale tanto ha ripreso quota che molti fans ricorrono a dei kit "MK1" preparati ad hoc comprendenti delle finte cerniere per le porte, un nuovo lamierato posteriore con alloggiamento per fanalini piccolo, e via dicendo. Parecchi modelli costruiti dagli anni '70 in poi sono stati aggiornati in questo modo, e posta la scarsa attrattività di certe serie Austin anni '80, si tratta quasi sempre di ibridi poco attraenti a meno di non spendere svariate decine di migliaia di euro per eliminare ogni più piccola traccia di aggiornamento tecnico o stilistico. Personalmente, vedo la rinuncia a piccole ma basilari comodità come lunotto termico, poggiatesta e luci di retromarcia come qualcosa che lambisce l'autolesionismo....
Modifiche di cui fortunatamente non ha bisogno questo bell'esemplare prima maniera - quindi praticamente privo di tutto - costruito a Lambrate, che quanto a grinta non ha nulla da invidiare alle sportive Cooper coeve nonostante le poche e reversibili modifiche (cerchi e scarico). Fortunatamente il proprietario, che evidentemente sa il fatto suo, ha evitato il tetto verniciato a contrasto o i fendinebbia, tentazioni quasi irresistibili per qualsiasi minista.
Il grigio metallizzato era effettivamente disponibile con sovrapprezzo anche sulla Minor MK1, anche se in pochissimi lo scelsero. Al contrario si registrò un discreto numero di Cooper.
Questo esemplare fa probabilmente parte dell'ultima serie prima dell'aggiornamento in MK2, quindi motore potenziato da 41 CV SAE che regalava al piccolo 850 prestazioni molto brillanti (135 km/h effettivi di velocità massima) e cambio a leva corta come sulla Cooper. Per il resto cambiavano pochi particolari, fra cui il cruscotto che perdeva il rivestimento in finto legno (si sarebbe rivisto nella lussuosa 1001 Innocenti del '72 e nella mai vista da noi Special 1100 costruita dal '76 nello stabilimento Leyland di Seneffe in Belgio).
#8 | bayerische il 05/01/2022 22:31:27
Il lunghissimo periodo produttivo e le conseguenti innumerevoli versioni prodotte accontentano le più svariate esigenze,a mio avviso la versione che non prenderei mai in considerazione è la tanto osannata versione Cooper sports pack che unisce l'estetica pacchiana alla completa negazione dei principi ispiratori del progetto Mini.
#9 | Total III il 05/01/2022 22:57:20
#8 l bayerische il 05/01/2022 21:31:27
Il lunghissimo periodo produttivo e le conseguenti innumerevoli versioni prodotte accontentano le più svariate esigenze,a mio avviso la versione che non prenderei mai in considerazione è la tanto osannata versione Cooper sports pack che unisce l'estetica pacchiana alla completa negazione dei principi ispiratori del progetto Mini.


Visto che si parla di gusti personali, personalmente non mi spiego gli osanna visto che la gommatura da 13" oltre ad essere ai limiti dell'inguardabile mortifica le prestazioni di quella che, a giudicare dal nome e dalle premesse, dovrebbe essere una utilitaria sportiva: il mensile Auto raggiunse i 137 km/h di punta massima, praticamente la stessa della Mini Minor MK2 del '68 con motore 850 cm3. L'unica cosa che potrebbe trovarmi favorevole in vista di un uso quasi quotidiano è la presenza dell'airbag e dei pretensionatori, per quanto abbia più di un dubbio sulla loro efficacia reale.
Se si parla di Mini "moderne" confesso una certa attrazione per le British Open, che per lo meno non hanno finte pretese di sportività e degli interni coerenti col look esterno (e col prezzo a cui erano poste in vendita). Ma, dovendo proprio scegliere una Mini "di lusso", niente a mio parere batte la sobria eleganza della 1001 Innocenti.
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