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Trabant 601 S De Luxe Universal

trabantprincemax20220211.jpg
Anno n.c., targhe europee del 2012 (PrinceMax).

Data: 11/02/2022
Commenti: 26
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Commenti
#1 | GiovanniSpalla il 11/02/2022 10:28:58
Cimelio della DDR ROTFL.
#2 | 1600 GT il 11/02/2022 11:02:28
Non di certo una bellezza, ma molto simpatica questa vetturetta dell'ex DDR prodotta per quasi mezzo secolo.
#3 | Markino il 11/02/2022 12:35:18
Versione "station wagon", forse con tettuccio apribile.
Sarà pure un "pezzo di storia", e tutto quel che volete, ma se penso che escono dai nostri confini "Giuliette", "Flaminia" o "2300 S Coupé", e arriva "in cambio" roba del genere, mi si attorcigliano le budella.
Nella mia scuola media, primi anni '80, e probabilmente in tanti altri istituti, usava distribuire agli studenti nominativi di ragazzi stranieri con cui avviare una corrispondenza in inglese (o altra lingua), iniziativa che riscuoteva un certo interesse. Ricevetti un paio di contatti, nel tempo, uno dei quali, mantenuto per poco, fu un giovane (ben più grande di me) residente nella DDR, Uwe P., il cui fratello possedeva proprio una Trabant, mentre lui stesso disponeva di una motocicletta (non ricordo la marca, comunque di produzione locale). Si percepiva una forma di orgoglio, pur nella brevità del testo, nel mostrare ad un abitante del mondo "capitalista" che anche nella loro società i mezzi di locomozione privata fossero alla portata dei comuni cittadini.
#4 | marnile il 11/02/2022 13:12:35
La motocicletta era una MZ, o una Simson....
#5 | bob91180 il 11/02/2022 13:38:32
Escono flaminia ed entrano trabant dal momento che siamo un popolo di stupidi e morti di fame ... si puo' dire ?
#6 | bayerische il 11/02/2022 14:08:25
Stupidi non credo,magari un po' pecoroni,morti di fame si visto che ci stiamo svendendo tutto...
#7 | 1600 GT il 11/02/2022 14:33:04
Il problema è proprio questo. Non vorrei nemmeno lontanamente pensare che questa Trabant sia stata merce di scambio con qualche meraviglia nostrana.
#8 | atae21 il 11/02/2022 14:51:15
Io stesso ho una Trabant qui al mio capannone. Trovata per caso in un rimessaggio barche della mia zona, proveniente dall'Ungheria, in Italia da circa 20 anni per una curiosa storia che non sto a scrivere qui per non annoiare. In ogni caso, dalla "mia" Trabant 601 ho potuto notare alcuni curiosi particolari costruttivi, le finiture "capitaliste" praticamente inesistenti, la semplicità generale di tutto l'insieme e logicamente l'anacronismo di una vettura che, nel mio caso, è datata 1989 (proprio l'anno della caduta del Muro). Non ho osato metterla in moto per non creare una cappa di smog nella bassa comasca... Pfft Mi fa specie vederla a fianco a Bmw degli stessi anni facenti parte della parte opposta della Germania di quel periodo. E qui mi fermo per non entrare in altre considerazioni di carattere politico-sociologico. Resta comunque la simpatia per noi occidentali, come testimonianza di un'epoca ormai chiusa da circa 30 anni. Frown
#9 | Strabuzov il 11/02/2022 15:06:50
Non vorrei nemmeno lontanamente pensare che questa Trabant sia stata merce di scambio con qualche meraviglia nostrana.

La vedo difficile. Viste le condizioni, più probabilmente è arrivata in Italia al seguito di qualche immigrato.
#10 | manug75 il 11/02/2022 15:41:03
Più che stupidi pecoroni, siamo furbi speculatori, vantandoci di essere grandi appassionati Pfft
#11 | 1600 GT il 11/02/2022 16:03:43
Può anche essere un importazione senza scambio dalla Germania, ipotesi credo più probabile.
#12 | bayerische il 11/02/2022 16:07:06
Il discorso commerciale e stato già citato diverse volte convenendo che è più che naturale che la vendita si svolga al prezzo migliore.Il discorso pecoroni riguarda invece una certa parte del collezionismo nostrano più interessato,perché fa figo,ad una Jaguar xk di provenienza americana piuttosto che ad un'Aurelia con targa nera.
#13 | maxfoll il 11/02/2022 16:41:59
Come è stato già qui osservato, è una questione sia di mercato che di cultura..
Purtroppo se alla Fiera di Padova le migliori auto italiane vengono fortemente sovraprezzate, perché sanno che arriverà comunque il tedesco ricco che le acquisterà.. non possiamo farci nulla, questa è una delle regole del 'mercato' (specie se 'libero', aggiungo).
La (poca o mancata) cultura è quella che fa preferire la xk estera all'Aurelia nostrana.. e qui ci vorrebbe un po' di 'insegnamento', funzione a cui sono (anche) delegati i Club di Auto Storiche, insieme alle riviste del settore.
Ma entrambi non possono fare miracoli..
Quanto al caso specifico: ricorderete che a valle della Caduta del Muro di Berlino (1989) e poco dopo dell'URSS (1992) qui in Italia si videro arrivare diverse Trabant (almeno a Roma io ne notai non poche) delle quali diverse furono nazionalizzate con targa italiana (e credo di non sbagliare se affermo che per un certo periodo faceva 'chic' avere una Trabant, tra una parte di certi 'intellettuali' ). Questa potrebbe essere una di quelle, ritargata; oppure semplicemente un acquisto recente 'insolito'.. che so, magari di un nostalgico nostrano della DDR.. Wink
#14 | Rover213 il 11/02/2022 16:54:17
Per quanto non adori le Trabant, così come ogni auto particolarmente "aliena" rispetto alle nostre strade (vedi le spiderine inglesi o la stragrande maggioranza delle vetture americane, che mi fanno venire l'orticaria), meno male che esistono i morti di fame che importano un determinato modello semplicemente perché gli piace, senza troppa puzza sotto il naso e particoli dietrologismi.
Fermo restando, ovviamente, il mantenimento di veicoli particolarmente pregiati o di notevole interesse sul nostro territorio e con le nostre targhe; e non capisco perché una cosa debba per forza escludere l'altra.
Se qualcuno qui vedesse cosa sto pensando di importare io, sempre da oltrecortina, mi sa che gli verrebbe una sincope PfftGrin
#15 | maxfoll il 11/02/2022 17:44:39
Hai ragione Rover213, una cosa non esclude l'altra (peraltro non mi sembra che nessuno l'abbia affermato.. erano due concetti distinti tra loro).
Ora però non ci lasciare con la curiosità.. cosa potrebbe arrivare da "oltrecortina"??
#16 | Uno Turbo D il 11/02/2022 18:41:16
Due facce della stessa medaglia, da un lato sono i prezzi eccessivamente alti (specie in questo momento economico) di esemplari pur bellissimi che favoriscono l'esportazione di numerosi modelli storici; d'altro canto, lo pseudo-appassionato pretende il meglio a due soldi, perché "gli è dovuto", e questo è il ragionamento medio di certi commentatori che leggo ogni giorno sotto annunci di vendita sui social, il quale mi sembra un tentativo, tanto inefficace, quanto maldestro, di scoraggiare il venditore e indurlo a rivedere pesantemente la sua richiesta.
Inutile dire che tali individui vengono, nella maggior parte dei casi, mandati in quel posto.

In Italia, da più di qualche anno, esiste una schiera di appassionati di vetture oltrecortina, non molto ampia, ma ben solida: l'esemplare odierno apparterrà sicuramente a una di queste persone.
#17 | Luka96 il 11/02/2022 19:27:12
A me queste importazioni non dispiacciono affatto, poi certo che tra queste auto e le vetture italiane (intendendo anche quelle di produzione estera immatricolate da nuove in Italia), allora preferirei mantenere nel nostro territorio le nostre.
#18 | maxfoll il 11/02/2022 19:28:13
Beh, arrivo a confessarvi di averci fatto un pensierino, su una Trabi (come la chiamavano nell'Est).. all'epoca per lavoro andavo spesso in Germania (prima Ovest, poi riunificata) e si potevano prendere davvero a due marchi..
Forse l'aspetto che mi ha più frenato era il fumosissimo motore a due tempi.. che poi scoprii che le ultime prodotte (dopo la riunificazione credo) montavano invece un motore VW a quattro tempi, credo della Polo.
#19 | bob91180 il 11/02/2022 20:05:46
Si , l'ultimissima serie montava il 1043cc da 30kw ...
#20 | Uno Turbo D il 11/02/2022 20:29:30
Secondo me, la "celebre" fumosità della Trabant si può attenuare grazie ai prodotti moderni, dubito che, ai tempi, lubrificanti e benzina fossero di eccelsa qualità da quelle parti.
#21 | mariano il 11/02/2022 20:44:08
Le problematiche del mercato Italiano che citate secondo me dipendono veramente tanto da due fattori:
-La cultura dell'Italiano medio verso i marchi interni, spesso molto dispregiativa, che con l'avvento dei social non ha fatto altro che peggiorare e spesso creare un sentimento anti-nazionale in persone che in un primo momento erano neutrali verso marchi stranieri o italiani.
-Le riviste del settore che hanno letteralmente inquinato la mente dei lettori (ormai pochi ma un tempo veramente tanti) di idiozie su valori nulli (ricordo che un tempo Ruoteclassiche metteva quotazioni fuori da qualsiasi logica per auto che valevano anche dieci volte tanto), su superiorità ideologiche di un'auto straniera verso auto nazionali (questo è dovuto ai cospicui pagamenti, legali eh, che ricevevano dalle case automobilistiche per incentivare un marchio piuttosto che un altro) e infine di pensieri secondo i quali l'auto storica fosse solo quella che puoi aggiudicarti da un milione di euro in su e tutto il resto è roba per morti di fame che appunto va acquistata a prezzi bassissimi. Oggi per fortuna questa concezione si è un po' placata, ma ancora non del tutto dissoluta.

In ogni caso io non disprezzo chi fa questo genere di importazioni, negli ultimi anni come dice Uno Turbo D si è creata una fazione abbastanza ampia di appassionati del genere, spesso anche appassionati di politica, che importa Trabant, Skoda, e altre auto appartenenti ad ex paesi comunisti o anche solo filo-comunisti.
La Trabant in foto credo appartenga agli ultimi anni di produzione, ancora con il vecchio motore fumoso, ma mi sembra di ricordare che la possibilità del tettuccio apribile venne inserita solo a fine anni '80 ed era considerato un optional ''di lusso'', l'unico presente in gamma oltre i vetri elettrici. I sedili anteriori sono ovviamente non originali, ma come biasimare il proprietario dato che quelli che montava in origine erano talmente scandenti da far uscire i calli...meglio che non dico dove. Grin
#22 | oinotna il 11/02/2022 20:59:17
Tralasciando gli aspetti socio-politici, mi ha sempre fatto simpatia vedere su una vettura che per noi occidentali sembrava una caricatura da fumetto, accessori che negli anni 80 molte vetture nostrane ancora non avevano quali appoggiatesta, fendinebbia, tettuccio apribile, cinture di sicurezza, che però avevano una valenza puramente funzionale, tralasciando ogni aspetto estetico.
Per quanto riguarda le vetture d'oltrecortina, uno dei miei sogni proibiti resta la Tatra con motore V8 posteriore raffreddato ad aria, mi accontenterei di farci un giro.
#23 | bayerische il 11/02/2022 21:05:26
Concordo con mariano sull'italico approccio ai marchi nazionali, per restare in discussioni di questi giorni si sputtana un buon progetto per una consolle appiccicosa e lo stesso problema in una blasonata tedesca passa tranquillamente inosservatoGrin
#24 | Rover213 il 11/02/2022 21:28:02
Ora però non ci lasciare con la curiosità.. cosa potrebbe arrivare da "oltrecortina"??

Ehehe per scaramanzia non si dice... Una cosa decisamente particolare però Wink
#25 | Frabo187 il 11/02/2022 21:29:50
Più che stupidi pecoroni, siamo furbi speculatori, vantandoci di essere grandi appassionati


Concordo in pieno! Se togliessimo tutta questa gentaglia dal settore si vivrebbe meglio.

meno male che esistono i morti di fame che importano un determinato modello semplicemente perché gli piace, senza troppa puzza sotto il naso e particoli dietrologismi.


Anche qui concordo in pieno (e concordo anche sulle spider inglesi, così noiose per me!): almeno ai raduni si vede qualcosa di diverso dal solito, pazienza se non è un capolavoro di estetica e di stile. Al contempo, mi dispiace sempre quando un'auto nostrana lascia i nostri confini per una mera questione di vile denaro. Purtroppo quest'ultimo inquina sempre tutto.
#26 | gabford il 11/02/2022 22:06:45
La Trabant in foto credo appartenga agli ultimi anni di produzione, ancora con il vecchio motore fumoso, ma mi sembra di ricordare che la possibilità del tettuccio apribile venne inserita solo a fine anni '80 ed era considerato un optional ''di lusso''

Esatto: il tetto apribile è un accessorio introdotto nel periodo 1986-1990 e caratteristico dell'allestimento De Luxe, che però esisteva anche prima del 1985 senza altre sostanziali differenze (motivo per cui questo esemplare è stato considerato ammissibile per la pubblicazione).
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