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Renault 177 TS Convertibile

r177stephan20220526.jpg
Anno 1974, targhe nere del 1976 (Stephan).

Data: 26/05/2022
Commenti: 28
Visualizzazioni: 1840
Commenti
#1 | time101cv il 26/05/2022 09:32:57
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(foto "Stephan" )
#2 | Michele2 il 26/05/2022 09:35:21
Stupenda
#3 | Markino il 26/05/2022 09:39:26
Meravigliosa rarità degnamente valorizzata dall'eccellente reportage.
#4 | alequattro75 il 26/05/2022 09:39:38
Che dire, stupenda! Molto più bella della seconda serie (i restyling Renault sono quasi sempre disastrosi...) emana anni '70 da ogni spigolo. Spettacolare la strumentazione (anche questa sparita nella seconda serie) ed ottime prestazioni, condite con doti stradali discrete nonostante la meccanica antidiluviana.
Qualità di lamierati e componentistica,, purtroppo, sempre bassina.
#5 | Transaxle73 il 26/05/2022 09:40:43
Il frontale di questa vettura è davvero bellissimo.
#6 | atae21 il 26/05/2022 09:41:12
Eh beh.... quando l'epoca dei coupe' era fiorente c'è n'erano per tutti i gusti. Quelli cosiddetti "da famiglia" erano considerati la Capri, la Manta e la R15. Quelli sportivi e giovanili i GT Alfa, i 128 o le Fulvia. Poi c'erano anche quelli di lusso tipo le Mercedes, Bmw CS, Opel Commodore, Fiat 130... che bel periodo. Cool Questa è la versione top di gamma della R15, poi evoluta in 17 (177 in Italia), vista anche la motorizzazione 1.6, l'allestimento "TS" e il tetto apribile. Più potente c'era la versione ad iniezione che, con 108cv, le faceva toccare i 181,988 da prova di Quattroruote del 1973. Esemplare stupendo, con I suoi cerchi Fergat tipici delle Renault più sportive. Chapeau! evvai
#7 | IL BUE il 26/05/2022 10:12:53
Che spettacolo!
#8 | Frabo187 il 26/05/2022 10:19:32
Complimenti a Stefano per le belle foto, auto ormai introvabile! Smile
#9 | bob91180 il 26/05/2022 10:30:37
Una meraviglia , autentico pezzo da museo ; suppongo introvabile pure in Gallia ...
Ben restaurata , non condivido la scelta degli specchietti , per caso ha cambio automatico ?
#10 | 1600 GT il 26/05/2022 11:05:18
Fantastica!!!
#11 | prof il 26/05/2022 11:21:00
Il primo pensiero che mi salta in mente è che allora, a differenza di oggi, le auto non erano tutte uguali.
Esemplare strepitoso per condizioni.
#12 | blackboxes66 il 26/05/2022 12:57:33
Magnifica! Oltretutto con tetto apribile... Il frontale della 17 mi ricorda certe muscle car tipo la Dodge Charger.
#13 | effe131d il 26/05/2022 13:06:52
Coupé fuori dall’anonimato ma particolare, anche se può piacere oppure no.
Parte di un’epoca ricca di diversità automobilistiche.
#14 | mikitiki94 il 26/05/2022 13:17:58
Questa è la versione top di gamma della R15, poi evoluta in 17 (177 in Italia)

In realtà, da quel che so, la R15 fu presentata contemporaneamente alla R17/R177.
#15 | tonymura il 26/05/2022 13:19:39
Bellissima e rarissima
#16 | oinotna il 26/05/2022 13:31:53
Belle foto per una vettura decisamente poco frequente da incontrare ora come allora.
#17 | Stephan il 26/05/2022 13:34:05
In realtà questa era proprio una versione iniezione, e si, era anche automatica.
#18 | bayerische il 26/05/2022 13:36:15
Le 17 erano piuttosto rare anche all'epoca ma di 15 ne giravano.
#19 | atae21 il 26/05/2022 14:22:08
Iniezione e automatic? Shock Dategli l'indirizzo del mio capannone.... Grin
#20 | Nathan il 26/05/2022 14:36:36
Che meraviglia!!!!clapsclaps
#21 | Jacopo04 il 26/05/2022 14:48:26
Bellissimi scatti e bellissimo pure il soggetto
#22 | ARGiuliasuper il 26/05/2022 17:03:09
In ottime condizioni, abbastanza rara e valorizzata dagli ottimi scatti. Eliminando i ricordi e le suggestioni date dal vedere una vettura un tempo comune ma che non incontra il mio sguardo da molti anni, intesa come oggetto di design, non incontra il mio gradimento, ora come allora.
#23 | Total III il 26/05/2022 17:28:44
Sono da sempre un cultore della 15 / 17 e ricordo di aver passato ore a studiare i particolari degli unici due esemplari di "15" (una prima serie con targhe quadre e una seconda serie del '78) circolanti dalle mie parti nella seconda metà degli anni novanta.
Impossibile per un amante del french style non amare questi oggetti non identificati, con una ossessiva ricerca della diversità fino al particolare più insignificante.
Per quanto la loro linea "strana" fosse certamente influenzata dalla peculiare disposizione meccanica con motore a sbalzo ereditata direttamente dalla R12 (che a sua volta non brillava per armonia delle linee) non si poteva negare alle coupé della Renault una spiccata personalità che riusciva ad essere grintosa senza dimenticare, soprattutto nel caso della "15", una versatilità da vettura familiare.
Certo, a patto di gradire la linea assai francese, nel senso originario del termine, ovvero "amore a prima vista o repulsione totale".
La "17" (proprio non mi viene da chiamarla "177" ), certamente più interessante, univa ad un look inconfondibile una dotazione di accessori da vettura di rango (i vetri elettrici e l'iniezione elettronica erano di serie sulla TS - Gordini ), prestazioni più che adeguate e finezze costruttive come il tetto asportabile, che una volta abbassati tutti i vetri, grazie all'assenza di montante centrale permetteva di trasformare la "17" in una piacevolissima convertibile "targa".
L'interno era degno dell'esterno, con una plancia a dir poco tormentata i cui quattro quadranti, dotati di palpebre alquanto acuminate, spuntavano minacciose come tagliole per le falangi in caso di incidente: se ne accorsero per primi gli americani, che pretesero un cruscotto imbottito per omologarla, cosa estesa dalla stessa Renault in occasione del lancio della seconda serie, il cui inevitabile imborghesimento generale venne mitigato grazie all'adozione di nuovi e bellissimi sedili "petale" ripresi paro paro dalla Alpine A310.
In molti accusarono la Renault di aver fatto il passo più lungo della gamba. Altri invece rimpiangono i tempi in cui c'era abbastanza inventiva nell'aria da permettere ai costruttori "generalisti" di dire la loro anche in settori non propri.
È per questo che gioisco sempre alla vista di una "17", di una "Fuego", o di una "30". Vetture oggi inconcepibili, quindi a maggior ragione da tramandare.
#24 | mx5dan il 26/05/2022 19:01:34
Altri invece rimpiangono i tempi in cui c'era abbastanza inventiva nell'aria che permetteva ai costruttori "generalisti" di dire la loro anche in settori non propri.
È per questo che gioisco sempre alla vista di una "17", di una "Fuego", o di una "30". Vetture oggi inconcepibili, quindi a maggior ragione da tramandare.

Amen.
#25 | Astrale il 26/05/2022 22:24:56
Due giorni di pacchia per le mie pupille " gustative"....anch'io la chiamo sempre "17", oltretutto quando avevo circa 15 anni ne vedevo una verde che stranamente sulla targhetta riportava proprio 17, era una macchina ormai finita, infatti venne demolita,ma allora come oggi non mi lasciava affatto indifferente, questa poi rossa. Non so se anche nel resto d'Italia ma questi cerchi della quale oggi apprendo essere dei fergat, dalle mie parti sono esposti dai ricambisti per mostrare le catene da neve...
#26 | mariano il 26/05/2022 22:46:05
Chi mi conosce sa quanto io sia Renaultista da sempre, ma personalmente il duo 15 e 17 non l'ho mai amato particolarmente, ovviamente non nego di trovarlo affascinante, ma non riesco a ritenerle due bellezze.
L'esemplare e le foto sono in ogni caso spettacolari, un gran peccato per la ritargatura che imho all'epoca fu fatta in seno all'utilità, visto che la targa quadra in quella posizione sporgeva verso il basso ed era esposta a facili rotture.
Il nome 177 fu adottato da Renault Italia, spesso all'estero non viene nemmeno riconosciuto come ''ufficiale'', pertanto anche io l'ho sempre identificata comunemente come 17.
#27 | Marlon il 26/05/2022 23:32:42
Sbalorditiva, non mi viene altro aggettivo!
Modello che mi ha sempre affascinato per la linea molto personale, a tratti muscle car (il frontale) a tratti jap (il fianco posteriore). Meno riuscita a mio avviso la 15, con un frontale molto (troppo) dimesso ed una fiancata più banale.
Nei miei ricordi d'infanzia trova posto anche una 15, la vedevo ogni mattina prima di entrare a scuola (media, quindi fine anni 80): era rossa e se la memoria non mi inganna credo avesse i paraurti verniciati di rosso come l'auto anzichè cromati; comunque ricordo perfettamente che la trovavo molto scialba e la verniciatura integrale non migliorava la situazione.
Di recente ho scoperto che mio suocero ne aveva una negli anni 70, verdino metallizzato: in famiglia la chiamavano "ligaor" che in dialetto significa lucertola Pfft
un gran peccato per la ritargatura che imho all'epoca fu fatta in seno all'utilità, visto che la targa quadra in quella posizione sporgeva verso il basso ed era esposta a facili rotture.
dubbio
#28 | time101cv il 27/05/2022 07:39:12
per la ritargatura che imho all'epoca fu fatta in seno all'utilità, visto che la targa quadra in quella posizione sporgeva verso il basso ed era esposta a facili rotture.

Magari più semplicemente è dovuta ad un cambio di provincia, del proprietario o dell'auto.
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