Avvistamento di notevole spessore , piuttosto rare le capostipite 2litri , qui in coerente livrea estiva gardenia/biancospino con fp granata , e dotata di fascinosa quadrotta ...
Modello elitario alla portata di pochi fortunati , ora come allora , personalmente non mi è mai piaciuta la plancia verniciata in nero opaco , non in sintonia con l'eleganza dell'insieme ...

Posso dire che mi è sempre piaciuta più la 2000 Spider che la Giulietta Spider? Esemplare stupendo in tinta adatta alla classe dell'auto.

Pezzo da favola per me inedito in una delle tonalità migliori, che ben si accompagna ai numerosi elementi cromati.
La successiva "2600", con il suo "6 in linea" da 145 CV, offrirà prestazioni e fluidità di marcia superiori, ma perderà diverse raffinatezze estetiche della "2000", che la rendono ai miei occhi più appagante rispetto alla sorella maggiore.
Solo 3.443 gli esemplari costruiti tra il 1958 e il 1962, specchio di una produzione inevitabilmente semi-artigianale, con un tasso di sopravvivenza non eccezionale per una vettura scoperta datata, probabilmente non superiore al 10%.
Questa precisa configurazione è associata nell'immaginario dei cinefili al bel film di Luciano Salce "La voglia matta" (1960), protagonisti il sempre grande Ugo Tognazzi, e una giovanissima e conturbante Catherine Spaak.

A voler essere precisi, "La voglia matta" è del 1962. Per il resto, ottima disamina, come sempre.

Giusto, grazie per la puntualizzazione