Condizioni pressoché ottime, un anno fa era in vendita a un prezzo abbastanza alto per una 750

Gli indicatori di direzione anteriori sono stati sostituiti: in questa serie la 750 CL li aveva arancio.

Una Supernova 750 CL della prima ora: nel
1986 vendette molto bene, poiché era la scelta più equilibrata tra la L (troppo spartana) e la S (costosetta). Tuttavia, quando all’inizio del 1987 uscì la Young, la CL al cospetto di questa sembrava più povera (internamente era identica, ma fuori mancavano le strisce adesive, le coppe coprimozzi argento e le frecce anteriori bianche). Pazienza se sulla Young non erano di serie nè i vetri posteriori apribili a compasso, nè il tergilunotto (quest’ultimo di fatto era un optional obbligatorio), ma soprattutto il motore, pur di identica cilindrata e potenza, non era il moderno Fire ma una derivazione del classico 903 ad aste e bilancieri: era più accattivante e soprattutto costava meno. Così, per differenziare maggiormente le due versioni, col m.y. ‘88 la 750 CL fu arricchita nell’estetica con le coppe argento, le frecce bianche e il filetto adesivo rosso sul portellone, mentre internamente sfoggiava nuovi rivestimenti in tessuto rigato blu/nero tipo jeans con moquette blu. Inoltre, a richiesta poteva essere dotata di accessori prima non disponibili: la vernice metallizzata (solo argento), il doppio tetto apribile in tela e l’utile cambio a 5 marce, del quale la CL di mia madre era equipaggiata. Con queste modifiche, le vendite della 750 CL ripresero quota.