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Fiat 127 1050

fiat127luzzo20240619.jpg
Anno 1987 (Luzzo).

Data: 20/06/2024
Commenti: 17
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Commenti
#1 | time101cv il 20/06/2024 21:59:41
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2024/06/cl16a.jpg
(foto "Luzzo" )
#2 | Alfa33 il 20/06/2024 22:16:42
Il 1987 dovrebbe essere l'ultimo anno di permanenza nei listini; per la clientela tradizionalista poteva essere ancora una buona scelta.
#3 | atae21 il 20/06/2024 23:01:02
Se calcoliamo che di lì a poco venne presentata la Tipo, ci passa più di un decennio tra le due linee d'origine.... e si vede tutto.
#4 | Francesco240D il 21/06/2024 10:25:20
Ormai era arrivata a fine carriera e il suo lavoro l'aveva fatto non bene ma di più. Questa quarta serie la preferisco alla terza, che ha un frontale molto meno personale.
#5 | 1600 GT il 21/06/2024 10:55:27
Il 1987 in effetti è stato l'ultimo anno di permanenza nei listini di questo canto del cigno della Fiat 127. Penso che chi l'abbia acquistata in quell'anno, lo avesse fatto per avere un auto nuova, ma ad un prezzo molto basso.
#6 | GiovanniSpalla il 21/06/2024 11:15:15
Per anni in Fiat hanno adottato la strategia della "vendita ad oltranza" per le auto che hanno avuto più successo commerciale, anche se spesso offerte con un solo allestimento e una sola motorizzazione, probabilmente per sbarazzarsi dei "fondi di produzione". Un mio zio ha acquistato una Punto Classic nel 2010 quando persino la Grande Punto era a fine produzione e coesisteva con la Evo. Portata a casa ad un prezzo stracciato e con l'unico motore disponibile ( 1.2 GPL), dimostrava però tutti i limiti legati ad un progetto che risaliva a ben undici anni prima...
#7 | prof il 21/06/2024 12:21:37
...probabilmente per sbarazzarsi dei "fondi di produzione"...

Non credo si trattasse di quello. Considerando, ad esempio, il caso che citi della Punto Classic, significherebbe che nel 2010 erano ancora disponibili esemplari prodotti cinque anni prima, quando fu lanciata la "Grande Punto" (nome che trovo orribile, al pari del recentissimo "Grande Panda": fantasia al potere!).
Piuttosto sono scelte dettate dall'opportunità di attrarre una clientela più tradizionalista/attenta al prezzo d'acquisto, continuando a sfruttare piattaforme e attrezzature già ampiamente ammortizzate, magari dirottate in stabilimenti in Paesi a basso costo della manodopera.
Peraltro la Fiat non è stata l'unica Casa a mettere in atto questa strategia.

...dimostrava però tutti i limiti legati ad un progetto che risaliva a ben undici anni prima...

A dirla tutta erano sedici, data la stretta derivazione della Punto 188 dalla versione d'origine del 1994 (176).
Ma, anche sotto questo punto di vista, la Fiat non costituiva un'eccezione.
#8 | GiovanniSpalla il 21/06/2024 13:11:30
Riguardo la strategia certamente, mi viene in mente, ad esempio, la Clio Storia, oppure, in modo decisamente più evidente, le Dacia Sandero, la cui fortuna oggi verte proprio su questo

tutta erano sedici

Riguardo la cosa, mi viene da citare una frase dell'Avvocato, quando disse cioè che la Punto II rappresentava la "sintesi di un secolo di lavoro" ROTFL
#9 | TanteUno il 21/06/2024 14:06:15
Il 1987 in effetti è stato l'ultimo anno di permanenza nei listini di questo canto del cigno della Fiat 127

Per essere precisi, la 127 1050 benzina è stata l'unica (e ultima) presente listino di Quattroruote da Settembre 1985 (fino al mese prima c'era anche la Diesel) a Settembre 1987.
Stessa data di fine anche per la Panorama, che però è sopravvissuta fino alla fine con entrambe le motorizzazioni.

Per ulteriori dettagli rimando alla cronistoria del modello.
#10 | Alfa33 il 21/06/2024 15:43:01
Talvolta, vari modelli a fine produzione continuavano a convivere nel listino insieme all'erede limitatamente al mercato domestico, la prassi credo fosse discretamente diffusa in Francia, dove varie Citroen, Peugeot e Renault, rimanevano ordinabili in una sola variante di carrozzeria ed allestimento base, da abbinare alle motorizzazioni meno potenti o prossime al definitivo pensionamento.
#11 | prof il 21/06/2024 15:50:07
Talvolta, vari modelli a fine produzione continuavano a convivere nel listino insieme all'erede limitatamente al mercato domestico...

La succitata Clio Storia (denominata Campus negli altri Paesi europei) era disponibile in Italia.
Idem per la Peugeot 206+.
E ne dimentico certamente altre...
#12 | time101cv il 21/06/2024 16:21:00
Penso che chi l'abbia acquistata in quell'anno, lo avesse fatto per avere un auto nuova, ma ad un prezzo molto basso.

In Sicilia, come penso un pò tutto il Sud, la 127 ha avuto un enorme successo. Ancora nei primi anni 2000 ne vedevo tante circolare da quelle parti. Credo che chi l'abbia acquistata nel 1987 sia voluto andare sul sicuro: probabilmente s'è trattato più di affezione al modello che di mero calcolo economico. La 127 era una garanzia, e come la 500 ci sapevano metter mano tutti i meccanici, anche nei paesini più sperduti.
#13 | 1600 GT il 21/06/2024 16:32:44
Talvolta, vari modelli a fine produzione continuavano a convivere nel listino insieme all'erede limitatamente al mercato domestico, la prassi credo fosse discretamente diffusa in Francia, dove varie Citroen, Peugeot e Renault, rimanevano ordinabili in una sola variante di carrozzeria ed allestimento base, da abbinare alle motorizzazioni meno potenti o prossime al definitivo pensionamento.

Ricordo ad esempio le Renault Supercinque in allestimento Five, immatricolate nel 1993, con la Clio prima serie in listino già da 3 anni.
#14 | deltago92 il 21/06/2024 17:51:23
Credo che chi l'abbia acquistata nel 1987 sia voluto andare sul sicuro: probabilmente s'è trattato più di affezione al modello che di mero calcolo economico.

Oppure l'hanno scelta perché la preferivano alla Uno: dei miei parenti passarono dalla 128 alla Uno 1a serie, ma non rimasero molto soddisfatti perché la sentivano molto più "leggera" e quindi apparentemente meno sicura rispetto ad un'auto nata almeno 10 anni prima.
#15 | mariano il 21/06/2024 18:36:45
Quella di lasciare i modelli precedenti a listino (spesso aggiornandoli) è una pratica tipicamente francese che noi italiani abbiamo emulato, probabilmente il primo esempio storico viene dalla 2CV che convisse, e addirittura superò, con la sua erede Dyane.
Il boom di questi modelli aggiornati c'è stato a fine anni 2000, anche grazie agli incentivi che spinsero molti "conservatori" a cambiare auto e che puntarono su modelli già ampiamente conosciuti. Quella che più ha avuto successo, anche grazie ad un restyling molto profondo, è stata la 206+, che se non ricordo male alcuni mesi del 2009 e 2010 ebbe percentuali di mercato superiori alla 207 (!). La Clio Storia è quella che ha invece subito di più l'effetto incentivi (essendo disponibile dal 2007), ma ebbe un calo drastico nelle vendite quando arrivò la 206+, non a caso da noi sono molto rare quelle MY2010 con la mascherina ristilizzata, questo calo non si avvertì però in Francia dove ha presenziato a listino sino a fine 2012 avendo addirittura un altro MY nel 2011. Molto meno conosciute la Citroen C3 Classique (C3 prima serie che ha presenziato a listino sino a fine 2010 convivendo con la seconda serie per un anno) e la versione della Fiesta MK5 (mi sfugge il nome esatto ora) che convisse per alcuni mesi a listino con la Fiesta MK6 nel 2008.
Non ho certamente dimenticato la Punto Classic, lì siamo ad un livello estremo dato che sul finire del 2011 fu possibile acquistare delle Punto Classic KM0, delle Grande Punto fine serie nuove, delle Punto EVO nuove ed era già possibile ordinare la Punto '12, tutto in contemporanea. Grin
#16 | mariano il 21/06/2024 18:40:12
Tornando in topic con la 127, posso dire che io ne ho viste un discreto numero degli ultimi due anni di vendita dell'unificata, ricordo in particolare un esemplare di Maggio 1987 che ha avuto un meccanico della mia zona sino al 2013, color grigio scuro.
#17 | Uno Turbo D il 22/06/2024 22:30:23
e la versione della Fiesta MK5 (mi sfugge il nome esatto ora)

Clever Wink Era un unico allestimento piuttosto infarcito di accessori, nato nello stesso mese in cui fu presentata la sesta serie.
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