Immagine

Renault 5 Alpine Turbo

r5alpineargiuliasuper20240715.jpg
Anno 1983, targhe bianche del 1990 (ARGiuliasuper).

Data: 16/07/2024
Commenti: 11
Visualizzazioni: 3296
Commenti
#1 | atae21 il 16/07/2024 21:07:33
Altra Renault che affiancherei alle mie.... mi piace più oggi di quando era nuova. claps
#2 | Luka96 il 16/07/2024 23:27:12
Stupenda, anche se la preferisco in altre tinte, su tutte il blu metallizzato e il nero, ma anche rosso e bordeaux.
#3 | Astrale il 17/07/2024 00:00:52
Uno dei miei modelli di culto, ne ho viste diverse con le provinciali bianche e devo dire che " Nun se po' vvedè"....
#4 | 5speed il 17/07/2024 10:22:33
Favolosa.
#5 | bob91180 il 17/07/2024 13:18:08
Ottima piccola bomba , immagino che da guidare sportivamente sia un pò ìnfida , per via del turbo-lag ...
#6 | Total III il 17/07/2024 13:48:51
Soprattutto in passato ho sempre adorato la discrezione con cui la Renault dichiarava la presenza del turbocompressore. Comprensibile l'orgoglio per una Casa che aveva creduto fin da subito in questo ritrovato della tecnica avendone ritorni prima agonistici e poi commerciali, la "R5" non era comunque un'auto per timidi e nemmeno voleva esserlo.
Caratterizzata da prestazioni più che interessanti (185 all'ora effettivi e un'accelerazione da fermo che permetteva di lasciare indietro una GTV 2000) finiva sovente in mano a giovanotti che non si curavano molto del pericolo dell'entrata del turbo in curva, con conseguenti disastri.
La mancanza dell'intercooler e la conseguente alta temperatura a cui lavorava il turbo era, sempre previe smanettate, di ulteriori disastri.
Eppure le sopravvissute non mancano, come questo esemplare dalla livrea decisamente raffinata, introdotta in gamma proprio nel 1983.
#7 | S4 il 17/07/2024 15:25:07
Mi sono sempre piaciuti i sedili alti con poggiatesta pieni e importanti, anche se all'epoca nessuno allacciava le cinture di sicurezza ci si poteva concedere di far riposare le vertebre cervicali, al contrario dei poggiatesta barbon che si vedevano su auto coeve.
#8 | atae21 il 17/07/2024 16:02:07
I mitici sedili "a petalo" li ho anche sulle mie R18 Turbo. Diciamo che per essere spacciati per sedili sportivi sono fin troppo soffici (come da tradizione francese) ma sulla R18, che vuole essere una auto da famiglia con prestazioni brillanti, sono l'ideale. Nulla però a che vedere con sedili sportivi delle auto tedesche (Recaro) tipo Bmw, Opel Manta o Ford...
#9 | mariano il 17/07/2024 16:31:07
Splendida, è quasi straniante vederla in una livrea così poco appariscente che tuttavia si sposa bene alla linea dell'auto.
#10 | Total III il 17/07/2024 17:40:43
S4 il 17/07/2024 14:25:07
Mi sono sempre piaciuti i sedili alti con poggiatesta pieni e importanti, anche se all'epoca nessuno allacciava le cinture di sicurezza ci si poteva concedere di far riposare le vertebre cervicali, al contrario dei poggiatesta barbon che si vedevano su auto coeve.

Ecco, una cosa apprezzabile della Renault, che al tempo perseguiva una sua propria idea di allestimento interno (dotazione di accessori spesso super completa e design accattivante accoppiati ad un livello di finitura ottimo in apparenza ma in realtà caratterizzato da assemblaggi e materiali generalmente mediocri) che aveva fatto breccia fra il pubblico grazie anche ad una sorta di "generosità" per cui, per esempio, chi amava la forma dei sedili "petale" non doveva per forza svenarsi per un modello sportivo ma poteva accontentarsi di una ben più familiare GTL. E proprio sulla GTL di un mio cugino, ereditata in condizioni immacolate dal nonno - e ridotta dal nipote in condizioni pietose in poco tempo - ebbi modo di apprezzare la comodità di quei sedili.
Contemporaneamente pensai che "GTL" stesse probabilmente per "Gran Turismo Lento".
Curiosamente, il colore era il medesimo di questa Turbo.
#11 | time101cv il 17/07/2024 23:05:04
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2024/07/renault_5_2_argiuliasuper_tn78662.jpg
(foto "ARGiuliasuper" )
Scrivi commento
Per scrivere un commento devi essere registrato