Se c'è una cosa sensata da dire sulla prima Ritmo, è che migliora invecchiando. Ricordo bene che mio padre la prese pur criticando, come parecchi clienti del tempo, la linea caratterizzata dai grossi paraurti: col senno di poi furono un generoso tentativo da parte della Fiat di scrollarsi di dosso l'immagine di casa iper-tradizionalista, in cui modelli meccanicamente validi (124) o addirittura avveniristici (128) erano caratterizzati da linee "rassicuranti" con pochissime concessioni all'estero e ancora meno all'aerodinamica.
Accusata anche dalla stampa, che non digerì mai certi particolari stilisticamente leziosi (interruttori, maniglie, cerchi) di voler "fare del nuovo a tutti i costi", la prima Ritmo aveva comunque molti pregi e veniva comprata spesso nonostante l'estetica, e non grazie ad essa.
Non avrei mai pensato fosse possibile, ma negli ultimi anni ho realizzato che non mi dispiacerebbe possederne una, magari proprio una CL delle primissime come questo miracoloso esemplare, o una "Super", modello dal livello di finiture financo eccessivo per la classe, al tempo utile alla Fiat per fare dimenticare i fragili pannelli e la fin troppo minimalista plancia dei modelli precedenti.
...o una "Super", modello dal livello di finiture financo eccessivo per la classe, al tempo utile alla Fiat per fare dimenticare i fragili pannelli...
Al lancio della Super, i modelli normali avevano già guadagnato pannelli porta più curati, abbandonando l'avveniristica, ma troppo "fredda", soluzione del pannello interamente in materiale plastico rigido, sostituito da materiale più morbido al tatto ed integrato da una porzione in tessuto.
Incredibile vederne una del primo anno di produzione ormai, chissà se prima o poi si riuscirà a beccare un esemplare nell'altro verde disponibile, ovvero il Verde Kent.
Il verde metallizzato, l’azzurro metallizzato e – manco a dirlo – il rame metallizzato coniugano, a giudizio dello scrivente, al meglio linee e soluzioni stilistiche ardite, quasi rivoluzionarie, della prima serie Ritmo con le tranquillizzanti e borghesi tinte metallizzate. L’odierno esemplare, ben immortalato nella sua essenzialità, potrebbe essere stato conservato, osservando l’esterno, sotto una campana di vetro per 45 anni o essere stato lodevolmente restaurato in tempi più o meno recenti. In base a ciò che vedo, al netto della miopia galoppante e dell’Alzheimer incipiente, il paraurti anteriore appare conservato meglio di quello posteriore. Quindi propendo per la seconda ipotesi. Riguardo agli optional, FORSE sulla CL erano di serie solo i cristalli atermici, ma la mano sul fuoco non ce la metto.
Alla fine ho recuperato il fascicolo di settembre 1978 di 4R, quindi accessori a richiesta:
Lunotto termico, vernice metallizzata, cinture di sicurezza e appoggiatesta, contagiri e orologio digitale, cristalli atermici e lunotto termico in pacchetto unico, quinta marcia, tergilavalunotto, pneumatici maggiorati 165/70, tetto apribile, tendine parasole e sedile posteriore sdoppiato.
Prezzo di listino Lire 4.879.000
vernice metallizzata, cinture di sicurezza e appoggiatesta, contagiri e orologio digitale, cristalli atermici e lunotto termico in pacchetto unico, quinta marcia, tergilavalunotto, pneumatici maggiorati 165/70, tetto apribile, tendine parasole e sedile posteriore sdoppiato.
Mio padre nel 79 la ordinò aggiungendoci cinture di sicurezza e appoggiatesta, cristalli atermici e lunotto termico, quinta marcia e tergilavalunotto. La scelta della quinta marcia fu imposta dal concessionario ad ordine già avviato: la macchina non arrivava, si prospettavano mesi di ritardo e così il conce propose a mio padre un esemplare gemello, ma con quinta marcia, che sarebbe dovuto arrivare a breve in concessionaria. Il genitore prima di accettare ci pensò a lungo, coinvolgendo nella scelta mezza famiglia, tra fratelli e cognati... dopo lungo tergiversare accettò la proposta anche se tutte quelle marce gli mettevano un'ansia.... Già aveva dovuto accettare quell'estetica strana, con quei paraurti incassati, lui che aveva sempre sognato una tranquilla 128, poi pure sta storia del cambio a 5 marce, la scelta si stava rivelando parecchio azzardata Altri tempi.
Fanno quasi tenerezza gli accessori di serie: contakm parziale, spia freno a mano, parabrezza stratificato, luci di retromarcia, chiave tappo benzina, sedili reclinabili, accendisigari...
Ho sempre trovato strano che Fiat, notoriamente avara in fatto di optional, abbia offerto retronebbia e luce di retromarcia di serie su tutti i modelli dalla Ritmo in poi (versioni base incluse!).
(foto "super80" )