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Fiat 130 3200

fiat130time20240822.jpg
Anno 1972 (time101cv).

Data: 25/08/2024
Commenti: 13
Visualizzazioni: 1066
Commenti
#1 | time101cv il 25/08/2024 23:48:25
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2024/08/IMG_5113.jpg
#2 | Stezz il 26/08/2024 00:20:51
Macchina di grande interesse, con la quale la Fiat tentò di imporsi anche nel segmento delle auto di lusso con una vettura completamente nuova e ricca di contenuti, dove si era fatto di tutto per presentare un prodotto di grande qualità tanto nella parte meccanica quanto negli allestimenti interni assai ricchi e lussuosi. Purtroppo, un po' per lo scarso appeal del marchio nel contesto dei veicoli di prestigio e un po' anche per il periodo stesso nel quale fu lanciata, il progetto non ebbe il successo auspicato e le vendite si concentrarono soprattutto nel comparto statale dove vennero utilizzate come "auto blu" sovente nella configurazione blindata. Personalmente trovo la linea forse non del tutto azzeccata; tuttavia si tratta innegabilmente una vettura notevole.
#3 | bayerische il 26/08/2024 06:57:24
Stupenda
#4 | Markino il 26/08/2024 09:41:58
Magnifico e raro esemplare degnamente valorizzato dalla livrea, e munito di prima targa molto intrigante.
#5 | atae21 il 26/08/2024 11:39:43
La annovero da sempre tra le mie Fiat preferite pur non avendo mai avuto il piacere di averne una (e neanche, al momento, provare a guidarla).
#6 | mariano il 26/08/2024 23:02:00
Nella 130 è riconoscibile pienamente l’impronta stilistica del Giacosa a fine carriera (già quasi settantenne, ricordiamo), legato a linee molto tese ma al contempo eleganti, moderne al momento dell’uscita ma che non reggevano la concorrenza già dopo qualche anno; Resta comunque una vettura splendida.
#7 | bayerische il 26/08/2024 23:05:26
Che c'entra Giacosa con lo stile della 130?
#8 | Total III il 26/08/2024 23:29:47
Fosse vero l'aneddoto che circola in rete, riportante una frase dell'Avvocato dopo il primo incontro dal vivo con la 130 ( "vi avevo chiesto una Mercedes e mi avete fatto una Opel" ) basterebbe da solo a spiegare il sostanziale insuccesso dell'ammiraglia Fiat, e non solo per via di un'oggettiva aria da Admiral - Diplomat dovuta alle linee tese e fin troppo tradizionali. La verità è ovviamente molto più complessa e la 130, partendo già con innegabile handicap (il marchio "popolare" unito alla poca esperienza della Casa nel settore ammiraglie) è andata incontro ad una serie di "disgrazie" dovute non solo alle tante ingenuità progettuali (una su tutte, il motore sottopotenziato eppure vorace di benzina come pochi altri) ma anche a congiunture sociali sfavorevoli e persino crisi energetiche mondiali.
Insomma, tutto ciò che poteva succedere per ostacolare la produzione della 130, è successo. E, similmente a quanto avvenne per modelli successivi che ne raccolsero parte dell'eredità spirituale, come le sfortunate Alfa 6 e Lancia Gamma, non rimase che rifugiarsi nel rimpianto del "se fosse".
E quindi, se la linea fosse stata meno tradizionalista, se le potenze dei motori non fossero state mortificate dall'esigenza di ottenere una potenza tranquilla che non mettesse in crisi il cambio automatico, se non ci fosse stata la crisi del Kippur, se non si fosse sparsa la voce dei sabotaggi in fabbrica... Eccetera.
Ciò che resta al netto di tutto è una gran macchina, che nulla aveva da invidiare alle concorrenti più blasonate e che rispetto alle quali offriva anzi una insospettata agilità di guida, oltre che ottimo confort, sicurezza, notevole dotazione di accessori e spazio a volontà.
A lungo snobbata anche a causa dei costi di gestione tremendi nonché per un'immagine che ancora in tempi relativamente recenti riportava al caso Moro oltre che a tristi riconversioni a carro funebre, oggi è molto amata dai possessori e riscoperta financo dagli appassionati stranieri, che ben sanno di guidare un "apice" di produzione mai più raggiunto dalla Fiat.
#9 | bayerische il 27/08/2024 08:36:38
Bah non mi pare che all'epoca Mercedes brillasse per modernità stilistica con le pur bellissime 108/109
#10 | Total III il 27/08/2024 14:36:58
Certamente no, ma avevano una loro innegabile armonia, o se preferisci un equilibrio formale, che era difficile battere.
Sarà che ha avuto la sfortuna di nascere a cavallo fra due epoche stilistiche ben delineate, ma la 130 sembrava voler percorrere entrambe le strade unendo i barocchismi degli anni '60 con qualche elemento di design moderno (vedi la fanaleria posteriore). L'impressione di poco dinamismo era accentuata dalle grandi superfici vetrate, scelta comunque quasi obbligata visto il tipo di clientela istituzionale a cui era dedicata.
Poco tempo dopo Pininfarina con la sua bellissima "Opera" riuscì ad esprimere perfettamente ciò che si sarebbe potuto ottenere azzardando un po' di più, ma rimane il dubbio se quella linea filante con padiglione basso sarebbe stata digerita dagli alti papaveri. Cool
#11 | Transaxle73 il 27/08/2024 15:42:34
Il binomio marchio popolare e auto di lusso si è riproposto diversi decenni più tardi con l'altrettanto splendida Volkswagen Phaeton.
Anche i destini commerciali non furono esaltanti per la tedesca.
#12 | Uno Turbo D il 27/08/2024 20:06:47
Nella 130 è riconoscibile pienamente l’impronta stilistica del Giacosa a fine carriera

Leggendo il sito del club dedicato al modello, del design della carrozzeria si occupò Felice Cornacchia, ma correggetemi tranquillamente, non riesco a trovare fonte teoricamente più attendibile di quella...
#13 | bayerische il 27/08/2024 20:13:19
#10 dubito anche io che se nel 69 la 130 avesse debuttato col vestito Opera le cose sarebbero andate diversamente semplicemente perché le motivazioni che decretarono la stroncatura del modello erano essenzialmente "politiche" dentro e fuori la Fiat.Lo stesso avvenne sempre in casa Fiat per la Dino ma anche per l'Alfa Romeo Montreal.Andate a rileggere gli articoli dell'epoca e non solo quelli di testate automobilistiche.
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