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Lancia Prisma 1500

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Anno 1986 (Enricovale03).

Data: 06/09/2024
Commenti: 5
Visualizzazioni: 2015
Commenti
#1 | Markino il 06/09/2024 11:42:18
Valida motorizzazione intermedia, commercialmente "schiacciata" - con una conseguente scarsa diffusione - tra l'ancor più brillante "1600", appena superiore, e la "1300" prediletta dalla clientela nostrana per le solite ragioni che rimandano all' "italico pauperismo" di mio "conio".
Relativamente numerose le "Prisma" superstiti, segno di una notevole affezione di quell'utenza che le ha mantenute in vita sinora, ma pochissime davvero al "sicuro" - in un'ottica prospettica - nelle mani di collezionisti ed amatori, come dimostra chiaramente la quasi totale assenza di esemplari a raduni - anche di sole Lancia - e fiere.
#2 | atae21 il 06/09/2024 13:41:27
L'ultima Prisma che ho venduto (una 1.6 i.e. molto bella e originale) per fortuna è finita da un collezionista romano di auto berline. Però, come giustamente hai scritto, è difficile incontrarne alle fiere o raduni. Oltretutto le versioni più appetibili a livello collezionistico sono le 4WD e Integrale, già non molto vendute all'epoca e oggi piuttosto rare.
#3 | S4 il 06/09/2024 16:04:34
Notevole la vetrofania della concessionaria di Latisana, magari è ancora in mano al primo proprietario. Stranamente lo stemma (in Vitrofilm) e le targhette identificative su base metallica, appaiono scolorite, succedeva con quelle della MY 86.
#4 | mariano il 06/09/2024 17:01:56
Ad occhiometro posso dire che le berline medie Lancia hanno un tasso di sopravvivenza maggiore rispetto la concorrenza, anche delle successive Dedra ce ne sono ancora in discreto numero (considerando poi che la maggior parte ha più di trent'anni!). Però come giustamente fanno notare Marco e Davide, ben poche sono in mano agli appassionati, quindi presumo che siano arrivate ai giorni nostri più per motivi affettivi che per una reale passione per il modello in questione.
Aggiungo anche un altro punto di vista assolutamente personale, penso un certo numero di persone che acquistavano Prisma e poi Dedra lo facevano per una certa affezione al mondo delle berline lussuose italiane, dal momento che queste non hanno avuto eredi (Lybra non è una delle più amate e dopo non c'è stato praticamente nulla) i puristi si sono trovati quasi costretti a tenere più a lungo l'auto se non volevano scendere di segmento o cambiare marchio (e nazionalità), questo potrebbe aver condizionato il tasso di sopravvivenza delle Lancia rispetto gli altri marchi che hanno invece continuato la tradizione.
#5 | tonymura il 07/09/2024 08:23:43
Invece al sud, ai raduni, quasi sempre per fortuna, vi è qualche esemplare di Prisma che partecipa appunto a queste manifestazioni di interesse storico. Personalmente ho guidato in città, anche se per un breve tragitto, una II Serie 1.6 i.e. e sempre con essa, due piccoli viaggi di circa 200 km. Era di proprietà del padre di un mio amico che poi decise, in modo scellerato, di rottamarla Sad.
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