Abbiamo provato a fare qualche indagine su questo esemplare: venduto originariamente negli Stati Uniti, è stato quindi esportato in Gran Bretagna, dove negli anni '80 è stato restaurato come 330 GTO Replica.
Io non so dirvi se riesco ad apprezzare o meno questa replica, hanno comunque stravolto una Ferrari originale, certo all'epoca sicuramente non aveva un valore eccezionale la 330 America, ma oggi avrebbe il suo perché riportarla alle origini (magari donando la carrozzeria completa ad una base meno nobile).
esportato in Gran Bretagna, dove negli anni '80 è stato restaurato come 330 GTO Replica.
Sebbene il risultato estetico sia indubbiamente appagante, provo un'avversione viscerale per questo genere di operazioni, che stravolgono completamente una vettura nell'intento di creare su quella "base" una configurazione dal valore economico superiore (se "vera" ): si sacrifica un esemplare originale per ottenere un falso, due negatività in un sol colpo.
La "330 America" costituisce l'ultima propaggine della bellissima "250 GTE", dalla quale si differenzia, sostanzialmente, per il propulsore 4 litri - anziché 3 litri - poi montato sulla successiva "330 GT" del 1964; ne sono state realizzate appena 50, e, per parte mia, dovrei averne vista soltanto una, rossa, targa Principato di Monaco, in occasione dell'edizione 1995 della "Rievocazione Storica Circuito della Superba", nella suggestiva cornice del lungomare genovese di Corso Italia.
Notoriamente, la "250 GTE", sino almeno agli anni '80 non molto apprezzata dal mercato rispetto alle altre Ferrari vintage, è stata purtroppo spesso sfruttata per realizzare repliche, anche maldestre, di modelli più pregiati, e, con tutta probabilità, anche la ben più rara "330 America", esteticamente identica, ha patito una sorte simile, come è accaduto in questo caso.
Io non c'ero, ringrazio mio cognato per la foto al volo scattata in autostrada. Probabilmente questo mezzo sarà stato diretto ad un noto concorso d'eleganza che si sarebbe svolto proprio in quel weekend sulle sponde di un famoso lago.
Un mezzo moderno a velocità autostradale ha bisogno di una ventina di metri in meno per fermarsi rispetto adi uno di circa 50 anni fa, pur in perfetta efficienza. Del resto basta confrontare gli spazi di frenata rilevati da Quattroruote già negli anni 90 sulle auto dotate di ABS con quelli della generazione precedente che ne era priva...
Sempre odiate le repliche, per quanto questa sia ben fatta. Non ne capisco il senso, prima era una 330 America vera, ora è una GTO farlocca, ergo non è più né una 330 America, né una GTO, è un ibrido. A mio modo di vedere è una 330 America buttata.