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Innocenti Minitre

minitrejacopo20201209.jpg
Anno 1985 (Jacopo04).

Data: 09/12/2020
Commenti: 9
Visualizzazioni: 1198
Commenti
#1 | astraG il 09/12/2020 08:22:11
Rara ma di questa serie prodotta un solo anno se ne riscontra qualcuna osservando le presenze sul sito nella cartella dedicata.
Presenta ancora il filetto adesivo perimetrale a suggerire una tinta ancora originale.
Sicuramente poco chilometrata, peccato la mancanza di qualche altra foto.
Bell'avvistamento.
#2 | Jacopo04 il 09/12/2020 09:05:40
purtroppo quel giorno ero di fretta e non le ho fatto altre foto Sad
Ma ho una domanda, i fari posteriori sono gli stessi usati sulla Fiat X1/9 ?
#3 | oinotna il 09/12/2020 09:29:07
Non credo siano gli stessi fari, ma sicuramente visto che entrambe sono state disegnate da Marcello Gandini, vi sono delle analogie.
Ad esempio nelle rispettive prime serie il paraurti posteriore in 2 parti con le luci in diagonale per illuminare la targa quadrata.
#4 | bob91180 il 09/12/2020 12:15:55
Azz , non sapevo di questa comunanza di paternita' , interessante ...
#5 | Total III il 09/12/2020 16:46:57
Eh si, Gandini, al pari di altri grandi del design, aveva il vezzo di "autocitarsi" di tanto in tanto. Forse, con le citazioni della X1/9 nella Mini si fece un po' prendere la mano: le due macchine, concettualmente agli antipodi, avevano praticamente lo stesso posteriore. Quello di incastonare le luci targa nelle lame dei paraurti fu un colpo di genio, ma purtroppo un po' tardivo: l'introduzione delle targhe rettangolari avrebbe presto vanificato l'intuizione.

La Minitre base, già piuttosto diversa rispetto alla Mini '74 di Gandini, era stata aggiornata con scudi paraurti integrali disegnati, comunque, da Gandini stesso in occasione del lancio della bellissima "Mille" del 1980, che col cambio di meccanica sarebbe diventata prima "3 Cilindri SE" e infine "Minitre SE", stilisticamente quasi identiche. Ma la Minitre base, lanciata nel 1984 assieme alla nuova gamma che comprendeva, fra le altre, la miracolosa Minidiesel e la MiniMatic con cambio automatico, era sicuramente la versione più strana di tutte: un patchwork di "nuovo" (il frontale, le maniglie delle porte, i cerchioni, i paraurti) e di "vecchio" (gli interni spartani, i fanalini posteriori, le griglietta sui montanti). Il tutto dipinto in colore integrale per fare breccia presso la clientela giovane e con pochi quattrini. Per chi avesse avuto difficoltà di sopravvivenza, era prevista la c.d. "opzione panno" (in pratica venivano montati i sedili in velluto della precedente 3 Cilindri SL, più i vetri azzurrati). Vista la presenza dei poggiatesta, assenti nella Minitre base, questo esemplare potrebbe esserne dotato.
#6 | mariano il 09/12/2020 21:49:16
Marcello Gandini è stato (uso il passato solo perché è in pensione da quasi 30 anni, per fortuna è ancora tra noi) il più grande designer automobilistico di tutti i tempi, almeno secondo il mio punto di vista. Non ha mai sbagliato un'auto, al contrario di tutti gli altri che nella loro carriera hanno disegnato anche auto discutibili, Gandini ha disegnato solo capolavori, e penso di parlare a nome di tutti, perché magari un'auto può non piacere a livello personale (tipo io non amo la Jarama), ma è innegabile il fascino che ha e il punto nella storia dell'auto che rappresenta ogni singola realizzazione. Non riesco a fare una classifica di quelle che secondo me sono più belle di altre, perché secondo me sono tutte belle alla pari. Non ne nasceranno più di designer così, purtroppo.
#7 | mikitiki94 il 09/12/2020 22:35:11
Non ha mai sbagliato un'auto

Neanche la Qvale Mangusta?
#8 | mariano il 10/12/2020 21:17:41
Neanche la Qvale Mangusta?


A mio gusto una delle più belle e personali piccole sportive extraserie del suo decennio.
#9 | LFL il 12/12/2020 00:14:12
Il 3 cilindri Daihatsu era un ottimo motore: i suoi eredi circolano ancora oggi - con tutte le evoluzioni del caso, naturalmente - e sono noti per essere parchi, brllanti e capaci di macinare centinaia di migliaia di km.
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